Molti pensano che le auto elettriche siano la salvezza del mondo. Molti altri invece le reputano un aspetto speculativo. Cerchiamo di fare chiarezza e di capire quanto inquinano. 

  • L’invenzione delle auto elettriche 
  • Le auto elettriche nel mondo 
  • Le case automobilistiche delle auto elettriche 
  • Lo smaltimento delle batterie delle auto elettriche

 

L’invenzione delle auto elettriche

L'auto elettrica in verità non è nata negli ultimi anni. Tra le primissime auto che sono comparse su questa Terra, molte erano elettriche. 

A cavallo tra l'Ottocento ed il Novecento moltissime auto erano elettriche, ma furono sostituite dai motori benzina e diesel. Il motivo di questo cambiamento fu soprattutto legato all'autonomia e alla resa dei motori. I motori benzina infatti sono molto più performanti, rispetto a quelli elettrici. 

Una serie di investimenti ha portato all'abbandono progressivo delle auto elettriche. 

Se facciamo mente locale, queste ultime non sono mai sparite totalmente dalla faccia della terra. Coloro che giocavano a golf, le utilizzavano anche negli anni ‘60 e ‘70 per spostarsi sui campi. 

Progressivamente è tornata in auge tale idea, visto anche l'incombente problema ambientale. Concettualmente un’auto elettrica non emette inquinanti nell'aria. Le auto a benzina e diesel emettono invece inquinanti, così come le auto a Gpl e metano. 

Visto l'aumentare delle problematiche legate all'inquinamento, molti Governi hanno quindi deciso di tornare alle vecchie e care auto elettriche. È molto più facile gestire un problema limitato, come il parco auto, rispetto a mondo delle industrie e delle abitazioni. L’efficienza energetica passa anche attraverso le nostre abitazioni, che in molti casi non sono performanti. Le industrie sono in egual modo responsabili di emissioni inquinanti nell'atmosfera, ma la regolamentazione è in questo caso molto complessa. 

Ecco il motivo del ritorno in auge delle auto elettriche. Tramite direttive e leggi la Commissione Europea, e successivamente diversi Paesi nel mondo, hanno iniziato a mettere delle date di dismissioni delle auto termiche. Tuttavia questo aspetto non permette una diminuzione immediata dell'inquinamento...e adesso vi spieghiamo il perché. 

 

Le auto elettriche nel mondo 

Il mondo così come lo conosciamo noi è molto variegato in termini di mobilità. Esistono paesi dove le strade non sono ancora asfaltate, mentre altri dove si testano già i massimi livelli di guida autonoma. Ecco perchè fare un confronto in termini mondiali sia molto complicato, per quel che riguarda la mobilità sostenibile. 

Osservando però i paesi più industrializzati e più sviluppati, notiamo come le auto elettriche si stiano sviluppando. La regina delle auto elettriche è sicuramente la Norvegia dove praticamente tutte le auto nuove sono elettriche. Secondo quanto si apprende on-line, quest'anno dovrebbero essere vendute solo auto elettriche, all'interno del territorio norvegese. 

La motivazione è legata al fatto che le normative vigenti in Norvegia facilitano molto l'acquisto di auto elettriche. Lo Stato scandinavo comunque è un paese piccolo e limitato in termini di popolazione. Questo permette una facile gestione dell'intero parco auto. 

Discorso diverso invece per quel che riguarda l'Italia e gli Stati Uniti d'America. Se l'Italia infatti è ancora fortemente dipendente dalle fonti non rinnovabili, anche gli Stati Uniti non scherzano certamente. Il problema non è tanto l'auto elettrica in quanto tale, ma le fonti di energia che alimentano le auto elettriche. 

Se infatti abbiamo un paese dove l'energia prodotta deriva interamente dalle fonti di energia rinnovabili, allora l'auto elettrica si muoverà nel pieno rispetto dell'ambiente. Se invece il paese X ha un'importante fetta di produzione dell'energia collegata alle fonti non rinnovabili, chiaramente le auto elettriche non hanno un ciclo zero in termini di emissioni. 

Ogni singolo paese dovrebbe infatti, nel corso degli anni, aver sviluppato un piano di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Una considerazione veloce, ma importante: più uno Stato è di limitate dimensioni, più è facile convertire le fonti di produzione di energia elettrica.

Stiamo pensando ad esempio al Paraguay, che ha delle importanti fonti idroelettriche. I vincoli naturali presenti all'interno del Paraguay, hanno permesso di realizzare splendidi sistemi idroelettrici. Quasi il 100% dell'energia elettrica infatti viene prodotta grazie a due bacini idrici. In tal modo quasi tutti gli abitanti del Paraguay hanno energia elettrica derivante da fonti rinnovabili. 

Discorso molto simile è per quel che riguarda la Norvegia. Lo Stato caratterizzato dai fiordi, ha deciso di annullare ogni forma di investimento all'interno del settore legato all'olio e al gas. Entro il 2025 il paese scandinavo diventerà completamente elettrico, in termini di mobilità. In un paese che conta poco più di 5 milioni di abitanti, le auto elettriche stanno aumentando decisamente. Entro il 2030 la Norvegia si è impegnata a diventare carbon neutral...molto prima di altri paesi.

La tradizione energetica green è molto concreta in questi piccoli paesi. Per citarne un altro, parliamo dell'Islanda dove la geotermia è preponderante. Circa il 90% delle case in Islanda vengono riscaldate tramite il concetto di energia geotermica. 

Un discorso completamente diverso invece è quello che riguarda i grandi stati come l'India e la Cina. Questi ultimi hanno messo delle pesanti postille temporali, per quel che riguarda la neutralità verso l'inquinamento. 

Analizzando con maggiore attenzione il tutto, la Svizzera grazie all’idroelettrico e al nucleare, riesce ad avere il 100% del taglio delle emissioni rispetto alle auto che vanno a combustibili fossili. 

Molto bene sono posizionate anche la Francia e la Norvegia, così come la Svezia e l'Austria. In Francia esiste un contributo importante del nucleare. Altri paesi, come la Germania e la Spagna, stanno invece investendo moltissimo sull'eolico e sul solare. Tale aspetto rende però complicata la questione dello stoccaggio dell'energia. 

 

Le case automobilistiche delle auto elettriche 

Un aspetto molto importante da considerare è anche l'impatto delle aziende che producono le auto e tutto l'indotto connesso. Per fare un esempio pensiamo ad esempio a un'azienda che produce un'auto elettrica. Se questa si alimenta da fonti di energia non rinnovabili, paradossalmente, l'auto in quanto tale rispetta all'ambiente, ma per produrre l'auto sono state immesse nell'ambiente decine di milioni di inquinanti. 

Chiaramente questo aspetto è un controsenso e anche un autogol per il mondo della mobilità sostenibile. A onor del vero moltissime case automobilistiche stanno sviluppando progetti concreti di trasformazioni delle proprie aree produttive, sotto vincoli ecosostenibili. 

All'interno della Comunità Europea l'attenzione per un futuro green è molto alta. In particolare il gruppo Volkswagen sta sviluppando una conversione, quasi totale, per quel che riguarda le fonti di energia delle proprie Industrie. 

Anche la produzione dei materiali deve essere ecosostenibile. Notiamo infatti i primi tentativi pilota di creare tessuti provenienti da materiali di riciclo. Ecco quindi come il mondo della mobilità sostenibile si stia ampliando ulteriormente.

Modificare un tessuto è un processo semplice, ma complicato allo stesso tempo. Medesimo discorso anche per quel che riguarda le plance delle auto e le plastiche utilizzate. 

Ricordiamo sempre che, al momento, non è possibile produrre un'auto a impatto completamente zero. La semplice frenata produce l'emissione di inquinanti all'interno dell'aria. Il motivo? Vengono bruciate piccole quantità delle pastiglie dei freni. I più attenti si saranno accorti anche che le case produttrici di pneumatici,  stanno iniziando a realizzare i primi pneumatici dedicati esclusivamente alle auto elettriche. La loro funzione è legata all'incentivo alla riduzione dell'attrito. 

 

Lo smaltimento delle batterie delle auto elettriche

Un aspetto non da poco, ma che attualmente non si sta ancora analizzando, è quello legato allo smaltimento delle batterie elettriche. È pur vero che siamo all'inizio della rivoluzione, ma dobbiamo ben contemplare che fine faranno le batterie elettriche. 

Tutti noi vogliamo avere un auto che sia assolutamente iper-prestazionale, ma chiaramente le batterie vanno incontro a un deperimento. Così come cambiamo le pile del telecomando della tv, anche le auto dovranno cambiare le "pile". In questo modo l'attenzione va sul processo di smaltimento dei rifiuti legati alle auto elettriche, in particolare legate alla batteria. 

Quest'ultima chiaramente non è fatta di acqua, ma di componenti chimici e sostanze che possono potenzialmente inquinare l'ambiente. Anche in questo caso hanno visto il via alcuni progetti per riutilizzare la batteria dell'auto elettrica all'interno di altri contesti, anche completamente diversi dal mondo Automotive.

La ricerca e sviluppo sicuramente ci consiglieranno come utilizzare al meglio le batterie elettriche, ma anche in questo caso c'è un aspetto fondamentale ed assimilare. Nessun processo produttivo è a scarto zero. Sebbene noi ci impegniamo a riciclare tutto il materiale prodotto dalle auto elettriche, sicuramente sarà presente una forma di inquinamento legata ad esso. 

Dal livello attuale di inquinamento, molta strada c’è ancora da fare, prima di arrivare a un livello di inquinamento quasi zero. 

Concludiamo questo articolo, ricordando un concetto semplice quanto forte. Circa il 40% delle reti ferroviarie europee sono alimentate da treni a gasolio. Vi sono difficoltà infatti nel portare l'elettricità su tutta la rete ferroviaria, per problemi di conformazione del territorio.  Tutti noi siamo (quasi sempre) abituati nel vedere i treni e pensarli legati all'alimentazione elettrica. Moltissimo deve essere però ancora fatto per il comparto treni. E se facciamo un attimo mente locale...i treni sono presenti da molto più tempo, rispetto alle auto.


credit photo FREEPIK