Il tagliando aiuta la nostra auto a rimanere in buona salute. Ogni circa 20.000 chilometri bisogna far fare una controllata alle diverse componenti, tra motore, freni e altro. Alcuni dicono che la garanzia per le nuove auto valga solo presso le officine con il marchio della casa produttrice. Altri dicono l’esatto opposto, tutte le officine. Cosa dice la legge? Scopriamolo insieme
Affidabilità, sicurezza e mantenimento del valore sono tre aspetti cruciali che vorremmo sempre fossero parte integranti della nostra auto. Se noi essere umani effettuiamo check up clinici per capire se tutto è nella norma, anche il nostro veicolo ha bisogno di controlli ogni un determinato numero di chilometri. Assicurarsi che il motore abbia tutte le componenti perfettamente funzionanti, così come i freni o le sospensioni, è un fattore di tranquillità in vista di un viaggio che abbiamo in programma ad esempio. Nel caso avessimo acquistato un’auto nuova, con ad esempio 5 anni di garanzia, per fare questi controlli e per mantenere la garanzia possiamo rivolgerci solo alle officine con il marchio della nostra auto, oppure possiamo recarci presso qualsiasi officina? L’Unione Europea ci viene in soccorso, con una norma precisa, recepita dal nostro ordinamento giuridico
Partiamo subito col chiarire in cosa consista il tagliando. Questa procedura è una verifica periodica sullo stato di salute dell’auto o di un motoveicolo, al fine di mantenere massima l’efficienza meccanica del veicolo. Il famoso proverbio “prevenire è meglio che curare” fa assolutamente al caso nostro, in quanto il tagliando permette di prevenire i possibili danni futuri, senza però poterli escludere. Quando fare il controllo dipende dal singolo veicolo, ma normalmente la media si attesta sui 20.000 chilometri. Certe auto inoltre, se costruite dopo l’anno 2000, hanno sistemi che suggeriscono al guidatore quando è arrivato il momento per portare l’auto a fare un controllino oppure a cambiare l’olio.
I tagliandi riguardano tutti quei componenti che sono oggetto di deterioramento, per via dell’utilizzo del veicolo o del tempo che passa. Più anni ha la nostra auto, più sono le parti da controllare e sostituire e maggiori sono i costi. Normalmente si tratta di sostituire l’olio motore, filtri olio e aria, controllare la cinghia di distribuzione, candele e lo stato di consumo delle pastiglie e dischi freno. Interventi seri e costosi che devono essere fatti da mani esperte innanzitutto, ma anche al giusto prezzo. Troviamo spesso annunci di officine che propongono “tagliandi in garanzia”, ma non sempre è chiaro in questi annunci se perdiamo la garanzia acquisita nel momento dell’acquisto del nostro veicolo. Anche sul web, troviamo dovizie di particolari nelle offerte, con l’elenco dei controlli che verrebbero effettuate dalle officine non del network della casa produttrice. Quest’ultime affermano però che solo loro sono autorizzate a controllare la nostra auto, mantenendo la garanzia.
A chi credere quindi? Alla Comunità Europea.
Il regolamento n 461 del 2000 ha infatti affermato che non è più necessario recarsi presso le officine aderenti al network della casa produttrice, per vedere rispettata la garanzia. Tale norma pone però alcuni punti cardine che devono essere rispettati dal professionista “non ufficiale”.
Come primo aspetto, l’operatore deve essere iscritto presso l’albo degli autoriparatori. Coloro che intendono intraprendere questa professione, devono infatti presentare domanda di iscrizione ad un apposito albo, presente presso tutte la Camere di Commercio del nostro territorio nazionale. Per effettuare una rapida verifica, possiamo andare sul web e controllare se l’officina a cui vogliamo affidare la nostra auto, è effettivamente iscritta.
Come secondo aspetto, l’autoriparatore deve possedere tutta l’attrezzatura del mestiere per effettuare tutte le verifiche del caso e controlli utili per certificare lo stato di buona salute. Attrezzatura che deve essere utilizzata insieme alla scheda di manutenzione del produttore. Tutto ciò per avere una omogeneità di intervento tra le diverse auto e le diverse officine. Ed infine, ma non per ordine di importanza, i materiali usati devono essere di qualità pari o superiore a quelli utilizzati dall’azienda produttrice. L’Europa ha voluto porre molta attenzione su questo aspetto, per tutelare in modo importante la sicurezza stradale, al fine di evitare incidenti e danni alle persone, per via di una lotta al miglior prezzo, che ha come conseguenza diretta l’abbassamento della qualità dei prodotti.
Il tutto ribadito con il regolamento n.461 del 2010 che conferma questi aspetti, a scapito dell’esclusività a volte sbandierata delle case produttrici. Molto spesso capita infatti di sentirci dire “la garanzia vale solo se i tagliandi vengono effettuati presso le nostre officine”. Assolutamente non vero. Con le due norme europee, a protezione del libero commercio e a tutela del consumatore, non c’è infatti l’obbligo di recarsi presso le officine “ufficiali”, ma ci possiamo rivolgere anche a quelli “ufficiose”, a patto che gli standard qualitativi sia pari o superiori a quelli delle case produttrici. L'Autorità del Garante della concorrenza e del mercato, più comunemente conosciuto con il nome di “Antitrust”, può inoltre intervenire se contattato dal singolo privato, nei casi in cui la casa produttrice si rifiuti di riconoscere validi i tagliandi effettuati da professionisti terzi.
In conclusione, possiamo dire che controllare l’auto è un dovere e anche un piacere. L’attenzione al portafoglio è però fondamentale, perchè potrebbero variare diverse decine di euro, al singolo tagliando. Una volta verificati i piccoli requisiti che abbiamo visto prima, possiamo stare tranquilli che la nostra auto è in buone mani. Ed anche la garanzia è rispettata.
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