All'interno di questo articolo, parleremo nel concreto di una tipologia fondamentale di scorte del nostro magazzino: le scorte funzionali. Conosceremo le varie tipologie per riconoscerle e saper gestire al meglio il magazzino.

Uno degli aspetti più importanti nella gestione di un'officina, è sicuramente quello di gestire al meglio le scorte di magazzino. Ma cosa si intende con la parola “scorta”?

Con “scorta” intendiamo quella quantità di materiale, che possiamo trovare all'interno del magazzino. 

All’interno del magazzino di un’officina, possono essere presenti materiali di consumo oppure pezzi di ricambio. Ovviamente è necessaria una corretta gestione delle scorte del magazzino, al fine di garantire una continuità produttiva ed utilizzo dei materiali. 

Quanto sono importanti le scorte di magazzino? Secondo alcuni studi, possono incidere anche per un 20% sul valore del magazzino e un 2 o 3 % sul fatturato annuale. 

Prima di addentrarci nel mondo delle scorte funzionali, facciamo un piccolo inciso sull’importanza strategica e gestionale delle scorte. Avere un buon stoccaggio di magazzino, ci permette di garantire una catena produttiva e lavorativa senza intoppi. Se un determinato cliente ci porta la sua auto per effettuare delle riparazioni, se abbiamo i pezzi in magazzino, possiamo intervenire subito.

Un ulteriore aspetto importante da sottolineare è la capacità dell'officina di fronteggiare determinati cambiamenti della domanda del prodotto. Se non abbiamo in magazzino alcuni pezzi di ricambio, relativamente a una vettura che ultimamente è stata molto venduta, ecco che la nostra officina può andare incontro a situazioni di sofferenze lavorative. Avere quindi i pezzi principali e potenzialmente più richiesti da parte del mercato, è una necessità davvero importante per ogni officina.

Arriviamo ora al cuore di questo articolo, ovvero le scorte funzionali. Obiettivo di quest’articolo è creare un quadro completo di tutte le tipologie di scorte funzionali, per creare un miglioramento complessivo della gestione del magazzino.

Possiamo definire “scorte funzionali”, quelle scorte che garantisco l'attività produttiva e la produttività di un'officina. Esse contribuiscono quindi, in modo diretto, ad aumentare il livello di soddisfazione della clientela. 

Le consegne infatti vengono effettuate in modo rapido e puntuale. Può capitare infatti che una determinata officina possa ritardare una determinata consegna, proprio perché non ha a disposizione quel determinato prodotto. La situazione in questione è assolutamente da evitare per non interrompere il flusso produttivo e diminuire la soddisfazione del cliente. 

D’altra parte non serve neanche riempire troppo il magazzino di merci, per essere sicuri di colmare eventuali richieste. 

È necessario quindi trovare il giusto livello di scorte. 

Tornando al concetto di scorte funzionali, possiamo suddividerle in 7 categorie. 

La prima tipologia è la scorta di sicurezza, ovvero il livello minimo di scorta che deve essere presente in magazzino. Esso serve per fronteggiare eventuali imprevisti, come picchi di ordinazione, oppure ritardi da parte dei fornitori. Nel caso avessimo una scorta di sicurezza adeguata, nessun problema nel trovarci impreparati a eventuali interruzioni di fornitura da parte dei fornitori. 

La scorta di allerta, invece, è quella soglia che indica il momento di emettere ordine. L'obiettivo è, chiaramente, quello di non rimanere a secco di materiale. Cosa fare in quel momento? Dobbiamo contattare il fornitore! 

La terza tipologia di scorta è quella stagionale, che viene accumulata nei periodi dove la domanda è abbastanza bassa…mentre viene consumata quando la domanda aumenta. Possiamo pensare ad esempio alle catene da neve, che possiamo vendere ai clienti nel periodo invernale. Durante il periodo estivo, può capitare di averne di più in magazzino a causa del rifornimento da parte dei fornitori. 

Viene definita invece scorta inattiva, quella tipologia di scorta che riunisce tutti quei prodotti obsoleti e che non possono essere più venduti. Parliamo, ad esempio, di pezzi di ricambio di auto che non sono più in produzione e difficilmente vengono portate presso la nostra officina. Tecnicamente si tratta di materiali che occupano spazio inutile nel magazzino, e rappresentano uno spreco in termini economici e di spazio. 

La scorta in transito, è invece quella scorta che si inserisce lungo il percorso della catena di fornitura. Detto in parole semplici, sono tutti quei prodotti di cui stiamo aspettando la consegna da parte del fornitore. 

Viene definita infine, scorta speculativa, quella scorta che viene utilizzata per sfruttare (a proprio favore) eventuali oscillazione del prezzo di un determinato prodotto. Nell'eventualità che avessimo acquistato, ad esempio, una lampadina a €1 e successivamente il valore della lampadina è aumentato, ecco un classico esempio di scorta speculativa. L'accumulo di scorte speculative, ci permette di aumentare il valore di quel determinato bene, grazie alla rivendita ad un prezzo più alto. In tal modo aumenta il profitto dell'altra officina. 

Realizzare scorte speculative è molto importante e deve essere realizzato in tempi dove i prezzi dei prodotti sono abbastanza bassi.

Come ultima tipologia di scorta abbiamo quella definita “di ciclo”. Essa prevede l'accumulo di una quantità di merce superiore al reale bisogno. L'obiettivo? Ottenere condizioni economiche vantaggiose, grazie a sconti relativi alla quantità. Detta in parole più semplici, il fornitore ci ha fatto importanti sconti sui prodotti…per via dell’elevato numero di prodotti acquistati.

Ecco quindi le diverse tipologie di scorte funzionali. Il loro ruolo all’interno del magazzino di un’officina è davvero molto importante. Conoscere le diverse tipologie di scorte funzionali ci permette di avere una visione più chiara del magazzino. 

L’accumulo di scorte speculative è un obiettivo strategico per ogni officina! Si creerebbe una sorta di extra profitto economico, perfetto per essere riutilizzato in altri macchinari dell’officina. 

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