Nel Gran Premio del Bahrain di ieri, due piloti si sono distinti per la loro capacità alla guida e per la loro caparbietà. Sergio Perez su Racing Point e il sostituto di Lewis Hamilton, George Russell. La fortuna però ha voluto premiare solo uno dei due.

La Formula 1 è quantomeno imprevedibile. Può cambiare tutto nel giro di pochissimi istanti. Una frenata eccessiva o una uscita di curva possono ribaltare completamente le sorti di un gran premio. Un lavoro di squadra può essere reso vano da un semplice errore del pilota, o dal cedimento di un pneumatico o di una parte della vettura. Se poi ci si mettono anche gli imprevisti, come gli errori commessi dai meccanici Mercedes durante il pit stop di Russell, allora l'imprevedibile diventa davvero infinito.

George Russell fino al pit stop che ha sancito la fine del suo gran premio, era il pilota che stava strabiliato gli occhi di tutto il mondo. In appena due giorni era riuscito ad adattarsi ad una vettura che per anni è stata cucita sulla pelle di Hamilton. E nonostante anche la diversa altezza e la diversa vivibilità della vettura, Russell era riuscito a creare un gap con tutti quelli che lo seguivano. Ancora una volta chi guidava una Mercedes era davanti a tutti. Probabilmente Hamilton non era molto contento nel vedere che un suo sostituto, in appena due giorni, era riuscito a martellare e avere un ritmo perfetto proprio come lui. Fatto sta che durante il pit stop di Russell gli hanno montato le gomme sbagliate e hanno costretto il pilota a tornare nuovamente nei box, facendogli accumulare un ritardo in gara che gli è costato la vittoria. Un vero peccato, davvero un vero peccato per un pilota che ha un talento cristallino al pari di Max Verstappen and Charles Leclerc.

A vincere è stato invece Sergio Perez, pilota messicano non più giovanissimo e che ha già spento le 30 candeline. È il classico vincitore a sorpresa di un gran premio che tutti si aspettavano exploit di Max Verstappen, Leclerc o i secondi piloti come Daniel Ricciardo.  E alla fine ha vinto colui, che a parte Russell, è il pilota che ha creduto più di tutti. Forza e talento per questo trentenne che è stato da poco licenziato dal Racing Point e precisamente dal papà del compagno di squadra Stroll. Perez l'anno prossimo non avrà un sedile, al momento, ma appena ha potuto dire la sua, ai microfoni dei media, ha dichiarato come la sua intenzione sia quella di rimanere e lotterà per avere un posto perlomeno dal 2022 in poi.

È stato un gran premio strano, dove il giro si concludeva sotto il minuto ed il minimo errore costava carissimo. I più maligni affermano che l'errore della Mercedes non può essere vero e reale.  Molti si sono domandati se con la vittoria del campionato del mondo, i meccanici si sono “rilassati”. Non vogliamo pensare cosa sarebbe successo se questo errore fosse stato fatto a Hamilton, in lotta per il mondiale. 

Leclerc in tutto questo ha commesso un errore. Dopo pochi metri dalla partenza ha danneggiato irrimediabilmente la sua monoposto costringendo anche Verstappen ad andare contro le barriere di protezione. Un weekend da dimenticare per entrambi.

E in tutto questo, abbiamo assistito ad un gran premio quantomeno strano, caratterizzato da un distacco tra il primo e l'ultimo di appena 36 secondi. Sembrano tanti, ma in un gran premio che è durato 87 giri, sono relativamente pochi rispetto agli altri Gran Premi e ai doppiaggi che avvengono.

Hamilton non potrà partecipare al prossimo Gran Premio. Appuntamento quindi a un'altra chance per Russel per mettere a segno la sua firma sul podio della Formula 1.

 

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