Nel 2021 dovrebbe arrivare una berlina di classe media, realizzata da un start up nata appena qualche anno fa. Nulla di fantascientifico, ma pura realtà. Con un’industria nazionale delle auto assente, in Norvegia c’è un gran fermento per il cambiamento elettrico. Tutto questo non fa che dare spinta ad un’idea innovativa per la ricarica delle batterie.
Norvegia, paese dell’elettrico possiamo dire. Se dovessimo fare infatti una classifica delle fonti di alimentazione delle vetture, non possiamo che constatare il primato totale dell’elettrico. Viene da sè che le giovani imprese hi-tech cercano di entrare quindi in questo mercato. Quando c’era la benzina e il diesel era impensabile che piccole aziende con 10 persone potessero produrre una vettura a se stante, rispetto ai colossi dell’automotive. Tutto ciò con l’elettrico viene ribaltato.
La Fresco Motors, è una start up che ha la propria base nei paesi nordici, precisamente a Frostaveien, vicino a Trondheim. Con 9 dipendenti e alla ricerca di nuovi soci e clienti, ha presentato alcune foto di quella che entro due anni dovrebbe essere una nuova vettura elettrica. Non stiamo parlando infatti di un prototipo, perchè al momento non esiste nessun veicolo costruito in minima parte. Nonostante ciò, le prenotazione sono già attive, anche se il prezzo non è stato ancora reso pubblico. Con un modulo online è infatti possibile richiedere all’azienda di essere ricontattati per comprendere meglio modalità di consegna e prezzo.
Quello che finora trapela, oltre alla forma estetica che molto ricorda una Tesla model S, è la componente elettrica. Stiamo parlando di una vettura che anche nelle dimensioni ricorda molto la Tesla S, con 4.81metri di lunghezza, un passo di 2,75metri e 2,23metri di larghezza. Quello che fa impressionare, sono i 2 secondi dichiarati per passare da 0 a 100 km/h. Un dato che se confermato fisserà nuovi record per le elettriche e non solo.
Ma la Fresco Motors va oltre. Per cercare di attirare nuove forme di investimento, si dice anche tranquilla per quel che riguarda l’autonomia delle batterie, vero cruccio per i progettisti di auto elettriche. Per permettere inoltre una maggiore autonomia, è allo studio la possibilità di avere delle batterie di emergenze, facilmente sostituibili e ricaricabili a casa ad esempio, prima di un lungo viaggio. Una sorta di tanica di benzina per le situazioni dove le stazioni di ricarica non sono facilmente individuabili o raggiungibili.
Con una velocità massima di 300 km/h, limitata elettronicamente, gli ingegneri hanno inserito la possibilità di ricaricare le batterie in modalità wireless, senza utilizzare cavi o quantaltro. Un qualcosa che stiamo iniziando a vedere in qualche prototipo o auto di serie in uscita in questo periodo. Con un cambio automatico a quattro rapporti, inoltre, si cercherà di ottimizzare le prestazioni, stando attenti ai consumi, se così li vogliamo ancora chiamare.
Il nome invece? E’ un tributo a Jacques Fresco, nato nel 1916 a New York e morto due anni fa, noto per le sue idee riformiste per quel che riguarda l’efficienza energetica. E quale paese poteva essere miglior luogo per vedere una vettura elettrica con il suo nome, se non la Norvegia, dove il 60% delle auto ha propulsione non termica?!
E nel frattempo di vederla in qualche Salone dell’automobile, concentriamo sulle prossime elettriche in uscita a breve. Un esempio? La serie Audi e-tron!