Ecco la nuova nata del 2019, una 2+2 che sfida apertamente la Porsche 911. Una linea pulita, senza eccessi, rivoluzionata negli interni e con un lungo cofano anteriore. Vediamo insieme i dettagli.
Appena l’abbiamo vista, ce ne siamo innamorati. E’ veramente bella. Ha classe, slancio, grinta nei particolari senza scadere in rivoluzioni radicali troppo avveniristica. Che sia proiettata verso il futuro, è un aspetto inconfutabile, ma il giusto. Stiamo parlando della nuova 2+2 della casa di Maranello che è stata appena presentata, in aperto dualismo con la 911 di Porsche.
Non arriverà prima di metà 2020 sulle nostre strade, ma i potenziali clienti l’hanno potuta ammirare a Roma, proprio come il nome della vettura. Il marchio Ferrari, se così vogliamo dire, che decide di legarsi alla città eterna, con una linea che sembra non avere età. Sembra infatti di guardare una vettura degli anni ‘50 o ‘60, rimodellata secondo gli attuali criteri estetici, con il giusto pizzico di futuro.
A partire dai fanali, anteriori e posteriori, molto tagliati e sottili. Sono linee più che veri e propri fanali. Il lungo cofano anteriore è attraversato da piccole nervature, che diventano più marcate nel paraurti anteriore, come uno squalo se vista di profilo. La fiancata è morbida, con una nervatura che sale dalla parte bassa del passaruota, anch’esso leggermente delimitato da una piccola piega. La parte posteriore è molto ben definita, con quattro terminali di scarico e il classico disegno Ferrari per il lunotto posteriore.
Gli interni sono stati rivoluzionati, creando due cellule a se stanti tra il conducente e il passeggero. La nervatura che gira attorno al cockpit corre lineare per creare il tunnel centrale. Al centro della plancia un ampio display per gestire tutti gli aspetti della vettura, mentre l’immancabile ormai TFT davanti al passeggero rimane. Volante multifunzione con i pulsanti per la guida sportiva e per gli aspetti più importanti della vettura.
Ed ora la meccanica. Sotto il cofano troviamo un V8 a 90° turbo con dimensioni di 3.855 centimetri cubici, capace di sprigionare 620 cavalli tra i 5.750 e 7.500 giri/minuto, mentre la coppia massima è di 760 Nm tra i 3.000 e 5.750 giri/min. Le dimensioni sono tutto sommato neanche troppo grandi, con 4.65 metri di lunghezza, 1.97 di larghezza e 1.30 di altezza. Il passo è di ben 2.67 metri, mentre il peso si ferma a 1.472 chilogrammi. Con una velocità massima dichiarata che supera i 320 km/h, il tempo per passare da zero a 100 è di 3.4 secondi, mentre quello 0-200 km/h è di 9.3 secondi.
Come aspetti interessanti da notare è la pressione del turbo, la quale si avvale di una gestione variabile, per un feedback più immediato, al quale è stato aggiunto anche un filtro antiparticolato. I silenziatori ovviamente sono stati eliminati. Che Ferrari sarebbe senza un degno rombo!
Una 2+2 che vuole andare ad intercettare la prima fascia di potenziali acquirenti della casa del cavallino. Una strategia ben chiara di ampliamento del proprio portafoglio auto, per duellare apertamente con altre case produttrici che portano tra i 180 e 200.000 euro le proprie supercar. Sebbene i dati ufficiali relativi ai prezzi, non siano stati ancora dichiarati, le voci che circolano nel web affermano che dovrebbero porsi sui 190.000 euro.
L’unico aspetto dolente, se così si può dire, è il fatto di dover aspettare circa metà 2020 per poter ammirare questo nuovo gioiellino, uscito dal centro stilistico di Flavio Manzoni. Dopo tutto, le vere bellezze, si fanno sempre un pò aspettare.