Il mercato automotive si sta progressivamente spostando verso l’impatto zero, ovvero l’utilizzo di motori elettrici invece dei tradizionali termici. Nel settore auto ci sono già diverse certezze, ma in quello delle moto, a che punto siamo con lo sviluppo e la commercializzazione?

 

Aprendo i giornali o accendendo la radio ci sono, quasi ogni giorno, notizie riguardanti la questione dei motori diesel, l’accesso di quest’ultimi nelle nostre città, l’inquinamento prodotto dai motori benzina e quant’altro. L’auto ibrida sta prendendo sempre più peso nel mercato italiano e alcune case produttrici di auto, hanno addirittura eliminato il diesel come proposta commerciale (vedi Toyota). Un pò meno diffuse sono quelle interamente elettriche, per i soliti motivi noti (autonomia limitata, poche stazioni di rifornimento, costi alti). E il settore moto? Harley-Davidson ha annunciato un modello completamente a zero emissioni per il 2020. Ma quali sono i vantaggi attualmente di una moto elettrica, insieme agli svantaggi?

 

Attualmente sul mercato italiano esistono alcuni modelli già elettrificati. Parliamo ad esempio della Vespa, la Yamaha TY-E, BMW C Evolution o altre marche e modelli. La prima, presentata in versione definitiva all’EICMA 2017, ha un motore con potenza continua di 2kW (picchi a 4kW), un'autonomia di 100 km (200 km in versione ibrida) e tempi di ricarica di quattro ore. Yamaha propone invece una moto da trial con la sua TY-E, di cui però non si sa nulla in termini di autonomia, tranne il peso che dovrebbe essere meno di 70 kg. Ed infine la BMW, perfetta anch’essa nel traffico cittadino, ma carente come la Vespa per viaggi lunghi. La strada percorribile con una sola ricarica è di 100 km, con una velocità massima autolimitata di 120 km/h e 48 cv per spingere con forza questo scooter da città. Le batterie sono garantite 5 anni o 50.000 km per stare tranquilli per diverso tempo, mentre il prezzo è sopra le altre concorrenti (15.750 euro).

 

Torniamo ora a valutare se al momento attuale, conviene acquistare una moto elettrica e quali sono i principali vantaggi e/o difetti, indipendentemente dal modello in questione. Partiamo dal prezzo, che è sicuramente più alto rispetto ai concorrenti con combustione termica. L’eventuale presenza di eco-incentivi potrebbe aiutare l’acquisto di un veicolo, ma bisogna valutare bene il chilometraggio e l’utilizzo giornaliero. Se infatti si percorrono al di sotto di 70-80 km, ogni giorno, allora forse il costo della ricarica elettrica che è nettamente inferiore rispetto a un pieno di benzina, andrà alla lunga a compensare la differenza di prezzo.

 

Come secondo aspetto abbiamo per l’appunto l’autonomia che ne limita l’utilizzo ad un contesto urbano, a discapito di coloro che la moto la vogliono usare in percorsi medio-lunghi, come i classici weekend fuori porta. La progressiva diffusione di colonnine di ricarica aiuta nell’utilizzo cittadino e da una mano per una progressiva riduzione dell’inquinamento, ma anche qui è da valutare il tempo per una ricarica completa, che può variare da due a dieci ore.

 

Oltre a questi aspetti, c’è la questione peso che è tendenzialmente maggiore rispetto un motore termico. Questo aspetto va a modificare l’esperienza di guida, oltre che la maneggevolezza e l’agilità nelle manovre da fermo. Più leggera è, più il pilota riesce a trarre vantaggio dal normale utilizzo e godersi il proprio veicolo.

 

Passiamo ora agli aspetti positivi, che sicuramente non mancano. In primis è molto facile da guidare, per via della mancanza di marce da inserire. L’assenza del cambio e la presenza di una progressiva progressione, porta la moto ad essere utilizzata come una bicicletta. Massima facilità, che può essere paragonata al cambio automatico delle auto, e che nei percorsi urbani ci permette di avere meno stress tra frenate e ripartenze.

 

Come secondo aspetto abbiamo la coppia poderosa, che nella quasi totalità dei casi, è nettamente superiore rispetto alle concorrenti termiche. E’ disponibile fin da subito, non appena giriamo la manopola del gas, utile soprattutto per cambi di velocità o sorpassi in breve spazio disponibile.

 

Ed infine abbiamo il comparto costi, nettamente inferiore alle moto a benzina. Percorrere 100 km ha un costo di carburante dai dieci euro in su, mentre una carica elettrica si attesta sui due euro circa, ben cinque volte inferiore. Va da sé, come dicevamo prima che se usiamo la moto tutti i giorni per un chilometraggio consistente annuo,  la differenza economica in fase d’acquisto, la possiamo riprendere dopo poco. Ed inoltre, la manutenzione ridotta. Nessun cambio dell’olio, filtri aria, valvole o corpo farfallato da perfezionare, nulla di tutto ciò. Le batterie hanno vita praticamente quasi infinita, in rapporto ad un utilizzo di età di moto. In altre parole non ci stancheremo mai di guidarne una!

 

Moto elettrica si o moto elettrica no? Dipende da che uso ne facciamo. Se abbiamo un importante spirito ecologista, è sicuramente un punto a favore per l’acquisto, ma anche se vogliamo risparmiare alla lunga. Se l’autonomia fosse maggiore, il mercato aumenterebbe decisamente e la quota di mercato delle moto elettriche, così come quello delle auto, crescerebbe non poco. Che dire, non ci resta che aspettare i progressi della tecnologia, per poter viaggiare un domani, nel totale silenzio dei motori elettrici e nel completo rispetto dell’ambiente.

 

 

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