L’azienda tedesca ha trovato l’accordo con i sindacati, per attuare un piano di risanamento industriale, mirato a far aumentare la redditività, scesa a seguito del diesel gate. Nessun licenziamento in blocco, ma forme di prepensionamento, i cui posti non verranno riempiti con nuova forza lavoro.

 

Mercato dell’auto in evoluzione, anche dal punto di vista dei posti di lavoro. Audi ha appena trovato un accordo con i sindacati, per quel che riguarda ben 9.500 posti di lavoro sparsi in Europa. Entrambe le parti sono soddisfatte di quanto siglato, in quanto non sarà un processo drastico per nessuno. Non ci saranno infatti dei maxi licenziamenti, ma dei processi di prepensionamento e uscite volontarie. 

 

Iniziamo con la visuale dell’azienda. Il margine operativo deve aumentare e per questo punta a risparmiare in 10 anni, ben 6 miliardi di euro. Questa cifra serve a garantire un margine operativo compreso tra il 9 e 11 per cento (contro il 6% che si è registrato nel 2018 a causa degli oneri straordinari legati al diesel gate). Tale miglioramento economico ha come mira anche una maggiore presenza nel mercato elettrico, con la creazione di 2.000 posti di lavoro legati a ruoli altamente specializzati nella mobilità elettrica e nella digitalizzazione. Su questo aspetto, molte fabbriche del brand tedesco, stanno infatti rivedendo l’intera struttura interna, facendo spazio a nuove catene di montaggio per veicoli elettrici. 

 

Ed eccoci quindi all’accordo, in linea con quanto fatto recentemente da Volkswagen e Mercedes. Nessun licenziamento, ma incentivi ai prepensionamenti e uscite volontarie, non coperte da nuove entrate. D’altro lato, nello stesso patto, è stato prolungato fino a fine 2029 l’estensione delle attuali garanzie di salvaguardia. I manager del brand dei quattro anelli sono molto contenti di ciò, ma fanno contemporaneamente un’attenta analisi circa il futuro dell’azienda. 

 

"La società deve diventare snella e tornare in forma per il futuro, il che significa che alcuni profili di lavoro non saranno più necessari e ne verranno creati di nuovi. Questo è il motivo per cui l'Audi investe sistematicamente in iniziative di formazione orientate al futuro per i dipendenti e quindi nel futuro dei due siti in Germania"

 

sono le parole del responsabile delle risorse umane Wendelin Göbel. 

 

Azienda in salute, è sinonimo di “premi ai dipendenti”. Nel caso in cui Audi riesca a confermare i risultati finanziari degli ultimi anni, i premi si confermeranno con quelli iscritti negli ultimi bilanci. Per fare degli esempi numerici, quest’anno abbiamo una previsione di circa 3.600 euro, l’anno scorso di 4.770 euro, circa la metà di quelli del 2012, ben 8.251. Ecco un esempio concreto di come il diesel gate abbia prodotto shock su molti aspetti. 

 

Nello stesso accordo, appena siglato con i sindacati. a partire dal 2021, verranno migliorati i piani pensionistici aziendali, con ulteriori fondi per un massimo di 50 milioni di euro annui.

 

credit photo: Audi media room