Lanciata nel mercato internazionale nel 1978, dopo 16 anni di assenza, ecco di nuovo la berlina sportiva nella sua quinta generazione. Con fianchi muscolosi, cofano bombato e scelte tecniche sportive, riuscirà a conquistare nuovamente gli amanti del genere?
Era il 1992 quando fu prodotto l’ultimo esemplare della quarta serie, interrotta dopo 24 anni di onorata carriera. Eccola di nuovo, ovviamente rivisitata dalla testa ai piedi per cercare di conquistare nuovamente il cuore degli appassionati di questo piccolo bolide a marchio Toyota.
In origine non era una versione sportiva al 100%, ma era più che altro considerata una versione top della Celica, la berlina da famiglia nota a tutti. Con l’avvento del 1986, e della terza generazione, è arrivata alla propria trasformazione completa in vettura sportiva. La prima versione del lontano 1978 aveva come “chicche” tecnologiche i finestrini a chiusura elettrica, cruise control (assolutamente vero), aria condizionata, interni in pelle e sistema audio con ben quattro punti da ascoltare la musica. Con un duemila 4 cilindri da 125 cavalli o un 2.5 litri da 140 cv disposti in 6 cilindri, la spinta era notevole già allora. Modificata nel 1981 sopratutto nell’estetica con fari a scomparsa che tanto andavano di moda in quegli anni, la vera generazione avvenne però nel 1986 con la terza serie. Non eravamo più strettamente legati alla Celica, ma era una vettura a se stante. Trazione posteriore, un motore 3.0 turbo 230 cavalli con sospensioni a doppio triangolo su tutte e 4 le ruote. L’ultima evoluzione l’abbiamo avuta nel 1993 con la quarta e ultima, fino ad oggi, serie. Due motori si potevano scegliere, rispettivamente un 220cv e 280 Nm a 4800 giri/min e il più potente 320cv e 426 Nm di coppia. L’accelerazione 0-100 km/h si fermava a 4.6 km/h con punta massima di velocità di 285 km/h nei test pre omologazione (su strada era autolimitata a 250 km/h in europa e USA).
La quinta generazione, pronta ad arrivare sulle nostre strade a partire da fine anno, avrà come punto di partenza la piattaforma della BMW Z4. La forma aerodinamica non prenderà ispirazione dall’azienda tedesca, ma rimarrà in linea con quanto finora visto nelle precedenti versioni. Il motore sarà un tre litri da 335 cavalli e ben 500 Nm di coppia motore Questa non sarà la versione più estrema, in quanto la casa produttrice del Sol Levante, ha in programma di realizzare una vettura pensata appositamente per la pista, in collaborazione con il Team Gazoo. A livello di estetica esterna, avrà delle fiancate molto muscolose (ma non troppo), un cofano bombato e alcune scelte legate alla facilità alla guida, che sicuramente faranno piacere ai fortunati proprietari. Stiamo parlando delle sospensioni adattive variabili con un baricentro basso, il differenziale autobloccante attivo elettronico a due vie. Come tips conclusivo la centralina potrà controllare anche l’angolo di sterzo.
E mentre stai leggendo questo articolo, già una persona può affermare di possedere l’unico esemplare finora commercializzato della Toyota Supra 5° edizione. A inizio anno era stata messa all’asta infatti il primo mezzo uscito dalla fabbrica, ad un prezzo totalmente folle: 2.1 milioni di dollari. Ovviamente non sono mancati le personalizzazioni legate al primo esemplare, come ad esempio un badge identificativo, i gusci degli specchietti colorati di rosso e dal loro realizzato su misura di carrozzeria Phantom Matte Grey. In questo modo, è stata realizzata un esemplare unico, quello che agli americani piace denominare come "one-off". I giornali internazionali riferiscono anche che, in occasione della consegna della vettura, è stata consegnata una tuta da gara Toyota e le chiavi sono state consegnate direttamente da Akio Toyoda, Presidente della quasi omonima casa automobilistica.
Ad accaparrarsi questo gioiello è il dealer automobilistico John Staluppi e sembra che diventerà un oggetto di marketing nel proprio showroom. A noi comune persone, tocca aspettare fine anno per andare a vederla nei tradizionali saloni, con prezzi a partire da circa 57.000 euro.
Credit photo: Toyota Media press