La vedremo sulle nostre strade da novembre 2019, ma sono già note tutte le novità del maxi SUV coupé della casa tedesca. Linea grintosa, produzione negli USA ed interni ricercati. Assistenti alla guida? Si, ma fondamentalmente come optional

 

Nata nel 2008, ha dato una sterzata di vitalità al mondo dei SUV, che fino ad allora era abbastanza squadrati e mancava una versione coupé. Sebbene era presente prima di allora già la SsangYong Actyon, lanciata nel 2005, la X6 era la prima vera SUV con linea coupé. Con una base della sorellona X5, la X6 condivideva sia nella prima , sia nella seconda serie la stessa meccanica, mentre a cambiare erano i volumi e la guidabilità. Il successo è stato formidabile, perché è riuscita ad innalzare l’asticella di un segmento, quello dei SUV, che fino ad allora non consideravano l’aspetto della sportività.

 

Prodotta dal 2008 al 2014 la prima serie, e fino ad oggi la seconda, siamo pronti a vedere nell’autunno di quest’anno la terza serie. Prodotta nella Caroline del Sud, precisamente a Spartanburg, negli Stati Uniti d’America, arriverà nelle nostre strade a partire da novembre di quest’anno a quanto dicono le indiscrezioni. 

 

Ad una prima occhiata, la si riconosce senza problemi, per via della linea sportiva che non tradisce le aspettative. Nessun stravolgimento, ma un adeguamento alle ultime tendenze di design del mercato. Una novità che farà sicuramente piacere ai più tecnologici e con un occhio attento al design, nella mascherina anteriore, sarà possibile andare a illuminare anche il “doppio rene” classico della casa tedesca. Un modifica grafica che non è di default, ma che può essere inserita dal guidatore a piacimento. Guardandola di lato, notiamo una presa d’aria dietro il passaruota anteriore, per dare un tocco di sportività aggiuntivo, mentre la linea rimane pulita e sportiva allo stesso tempo. La linea tesa che corre sotto i finestrini e ben compensata dalla bombatura a metà portiera e controbilanciata con l’altra linea tesa di fine portiera. Il retrotreno è invece molto alta, con un vetro che è quasi orizzontale. I fari posteriori sono caratterizzati da led orizzontali, che scorrono con una leggera curvatura nell’esterno. 

 

A novembre, nel momento del lancio, potremmo andare a scegliere due configurazioni: xLine e M Sport. A differenza della prima, come suggerisce il nome, l’allestimento M Sport è quello dedicato ai più sportivi, mentre il primo è decisamente più “tradizionale”. Avremo nella prima fase iniziale, motori benzina e diesel, mentre le versioni ibride al momento non sono state annunciate. Per il benzina avremo i V8 biturbo con 530 cavalli di potenza, per M50i, e il 3 litri benzina con 340 cavalli. Gli appassionati del diesel potranno scegliere tra un sei cilindri in linea con addirittura quattro turbo (sì, hai letto bene) in un 3 litri e 400 cavalli di potenza, oltre che che un più pacato diesel da 265 cavalli. 

 

Gli interni sono stati riprogettati completamente, con uno schermo da 12,3 pollici che funge da cruscotto e uno schermo, delle medesime dimensioni, che si posiziona al centro della plancia per dare tutte le informazioni circa il navigatore e l’impianto stereo Bowers & Wilkins Diamond+ con sistema 3D Surround Sound. Il guidatore potrà contare di alcune chicche tecnologiche come il massaggio lombare (disponibile anche per il passeggero), il portabicchieri termoelettrico, oltre al tetto in vetro panoramico. Pelle Vernasca e l’ingegnoso sistema 40:20:40 dei sedili posteriori che possono far aumentare la capacità del bagagliaio da 580 litri a 1530, fanno sì che questa vettura è perfetta anche per una famiglia numerosa o per una coppia con necessità di spazio. 

 

Concludiamo con gli assistenti alla guida. Quelli ormai “di serie” su gran parte delle vetture, non solo premium, non mancano nell’allestimento base, come il Cruise Control con funzione di frenata e la frenata di emergenza con riconoscimento dei pedoni. Se vogliamo invece le ultime novità, dobbiamo però scegliere il pacchetto Driving Assistant Professional. In esso troviamo i sistemi di avviso di guida sbagliata, l'assistente all'arresto di emergenza, il mantenimento della corsia con protezione attiva contro gli urti laterali, l'assistente allo sterzo e al controllo, per finire con gli avvisi di collisione posteriore. Il top della tecnologia che però è optional. 


 

Credit photo BMW media press