Nei primi mesi del 2018 il mercato moto ha fatto registrare il segno più, andando a creare buoni risultati. Il mese di giugno invece ha visto un calo delle vendite. Vediamo insieme i dettagli.

 

Estate, voglia di viaggi, di mare, montagna e vacanza. Cosa di meglio per una due ruote? Nulla! E anche i produttori di moto sono dello stesso avviso. Il mese di giugno è per antonomasia quello più promettente per le vendite delle due ruote e la consegna dei mezzi. Il 2018 ha però registrato un sesto mese dell’anno con un’inversione di rotta, sotto questo aspetto. Il segno meno è comparso in modo inaspettato, con valori importanti nel segmento scooter.

 

Il mese che da solo rappresentava il 13% delle immatricolazioni moto, ha visto infatti una controtendenza, rispetto lo stesso mese dell’anno scorso. I valori sono inferiori del 5.8%, anche se mantenere i valori registrati nel 2017 era difficile. La differenza rispetto al 2016 vedeva infatti un aumento del 25.6 per cento, anche grazie ai nuovi modelli presentati sul mercato, che invogliavano non poco gli appassionati delle due ruote.

 

E’ un calo su tutto il mercato, oppure ci sono segmenti che risentono maggiormente? I cinquantini sono indubbiamente quelli che risentono del calo, con un valore che tocca il - 22.6%. Le moto invece resistono e rimangono praticamente invariate (-0.8%), mentre gli scooter si collocano nel mezzo di tali valori, con un -8.8%. Quest’ultimi vedono sul podio gli Honda, con i modelli SH 300, SH 150 ed SH 125. Ai piedi del podio invece ci sono gli italianissimi Piaggio Beverly 300 e Piaggio Liberty 125.

 

Cambio al vertice per il segmento “moto”, con il ritorno sul trono della BMW R 1200 GS, a scapito della Honda Africa Twin (Regina a maggio). Chiudo il podio la Yamaha Tracer 900.

 

Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Ancma, afferma in una nota rilasciata:

 

“La voglia di moto non arretra e il nostro mercato fornisce un contributo positivo, mantenendo una domanda relativamente sostenuta. Alla nostra assemblea, abbiamo presentato una serie di proposte che vanno dalla riforma del Codice della strada al miglioramento della sicurezza stradale anche attraverso infrastrutture dedicate, fino all’attenzione in merito alla nuova mobilità elettrica che necessita di colonnine di ricarica e incentivi mirati. Abbiamo la necessità di confrontarci con gli organi di governo per supportare le decisioni che vanno nella direzione di una mobilità sostenibile, dove le due ruote devono giocare un ruolo insostituibile”

 

Un mercato che sembra quindi in procinto di cambiare, grazie anche alle innovazioni tecnologiche che si stanno proponendo con forza, nel mercato globale automotive. Un mercato che però cresce nel primo semestre del 2018. Un 4.3% in più che fa ben sperare per i rimanenti mesi dell’anno. Ma quanto fetta del mercato spetta alle moto e quanta agli scooter di varia cilindrata? Tra le 130.297 unità a due ruote vendute, ben 58.258 sono moto, contro i rimanenti 72.039 scooter. In termini percentuali siamo sul 44% per le moto, contro un 56% dei più pratici per la città, scooter.

 

La moto rimane quindi un mezzo largamente nelle corde di noi italiani, sia in termini di due ruote, sia in termini di segmento specifico. Quello che ci raffigura il mercato nei prossimi mesi, sono innovazioni tecnologiche sempre più importanti e radicali. L’elettrico inizierà a farsi sempre più consistente, sia in versione total elettrico, sia in versione ibrido. L’abbinata risparmiare in città e beneficiare di ulteriore spinta diretta e pura a bassi regimi, fanno dell’ibrido una combinata formidabile, soprattutto per questo mercato. Sebbene non sia ancora molto diffuso, rispetto al mercato auto, le prospettive dicono che progressivamente si svilupperà una cultura e attenzione verso queste tipologie di motorizzazioni, sempre più precise a importanti in termini di volumi di vendita.

 

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