Il Gran Premio del Portogallo può essere ricordato con due piloti. Hamilton, ormai entrato completamente nella leggenda con l'ennesima vittoria e Raikkonen con un primo giro veramente entusiasmante.
Quando si dice che la classe non è acqua e che anche passati i 40 anni, se uno sa guidare, è perfettamente in grado di poter dare battaglia a ragazzini molto più giovani, si pensa a Raikkonen da oggi. La gara del pilota scandinavo di ieri è stata qualcosa di veramente formidabile. È sicuramente più lento di Giovinazzi, ma quando trova le condizioni che lo permettono, riesce sempre a dare quel qualcosa in più secondo un aspetto tecnico da vecchio campione.
Il primo giro è qualcosa da vedere e rivedere, riuscendo a passare dal sedicesimo posto al sesto, con una danza sulla pista umida veramente eccezionale. Purtroppo alla fine non è riuscito ad arrivare a punti, ma questo poco cambia per un pilota che ha dato moltissimo alla Formula 1 e che verrà sicuramente ricordato negli anni prossimi come un pilota dal carattere glaciale ma veramente fine nella guida.
Hamilton ha vinto ancora una volta, sia la pole position ma anche il Gran Premio. Ormai c'è poco da dire e c'è poco per definirlo. Con i suoi 92 successi, è semplicemente Lewis Hamilton.
Valtteri Bottas, il fido scudiero, ancora una volte ha provato a ribellarsi alla gerarchia e alla supremazia totale del compagno di squadra. Ma ancora una volta è stato bastonato ed è stato messo in disparte, arrivando secondo.
Max Verstappen è arrivato terzo, con una gara tutto sommato serena, a parte il primo giro dove ha avuto un piccolo scontro con Perez.
Le Ferrari? Charles Leclerc ha realizzato un gran premio veramente ottimo. Ha parcheggiato la sua Ferrari al quarto posto finale, ottenendo un po' di benessere psicofisico. È riuscito a ottenere il massimo dalle prime novità tanto attese dalla sua SF1000. Vettel invece ha condotto una gara mediocre. E’ riuscito ad entrare in zona punti ma non riesce più ad addentare la preda in modo cannibalesco come faceva qualche anno fa. Ormai attende semplicemente la fine del mondiale e l'inizio di una nuova avventura.
Tra gli altri piloti emergenti, merita sicuramente una menzione d'onore Gasly. Sta crescendo notevolmente il ragazzo e dopo l'exploit di Monza è ora qualcosa di assolutamente certo. Con la prestazione sulla sua Alpha Tauri, potrebbe quasi essere autorizzato ad affiancare Max Verstappen in Red Bull, ma pare che non sarà lui il predestinato.
Il futuro pilota della Ferrari, Carlos Sainz, è riuscito a portare avanti una McLaren ottima all'inizio, anche se alla fine le gomme lo hanno penalizzato e lo hanno fatto chiudere al settimo posto. Vedremo l'anno prossimo a fianco di Leclerc, se ci sarà battaglia anche interna nel muretto Ferrari.
E finiamo con Lance Stroll. Che dire del ragazzo, se non che ci mette anima e corpo in ogni singolo movimento, fino ad arrivare ad un attacco perlomeno “particolare” su Norris.
Con il mondiale ormai assegnato virtualmente a Hamilton, non resta che attendere qualche gara per vedere qualche altro exploit dei nuovi piloti crescenti e capire che cosa ci aspetta l'anno prossimo per un 2021 che si spera più competitivo e più omogeneo nelle potenzialità da parte delle altre scuderie.
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