Il colosso automotive tedesco Porsche ha deciso di sviluppare combustibili sintetici. Scopriamo insieme a che stadio siamo della ricerca sono.
Come tutti sappiamo il mondo automotive sta vivendo il processo di elettrificazione. Detto in parole semplice ci stiamo spingendo dai classici motori termici, benzina o diesel, a motori elettrici puri. Viste le problematiche di autonomia e di rete infrastrutturale che le auto elettriche hanno, le case automotive stanno cercando di sviluppare come fase intermedia lo sviluppo delle vetture ibride, dotate sia di trazione elettrica ma anche di trazione termica.
Non mancano chiaramente i tentativi di sviluppo di combustibili alternativi, ovvero sintetici. Creando quindi un combustibile da fonti non esauribili, ovvero creati in laboratorio, si potrebbe andare ad ottenere un altro stadio di passaggio verso un probabile mondo dell'automotive a emissioni zero.
Tra i colossi che stanno andando a cercare di sviluppare questi combustibili sintetici c'è sicuramente Porsche. Tutto sommato però possiamo dire che combustibili sintetici, sebbene siano tecnicamente un'alternativa realistica, hanno una disponibilità scarsa. In altre parole sebbene è tecnicamente possibile realizzarli, poche persone lo stanno facendo.
Nel futuro, secondo quanto detto dal responsabile Ricerca e Sviluppo Porsche, Michael Steiner, Porsche ha in mente di portare avanti in modo significativo e indipendente lo sviluppo di carburanti sintetici, noti anche come eFuels.
Tutto questo è legato a un semplice fatto. Secondo Porsche e secondo anche molti analisti, i motori termici sono destinati a rimanere attivi per moltissimi anni. La transizione è alquanto lenta alla fase attuale e non si prevedono delle accelerazioni importanti. Un ipotetico utilizzo anche dell'idrogeno potrebbe tuttavia andare a modificare i piani, anche se non si parla di un introduzione importante dell'idrogeno prima del 2030 almeno. Ovviamente Porsche non fa tutto da sola ed infatti secondo quanto dichiarato da Steiner, è al centro di una serie di collaborazioni con partner idonei che hanno una elevata competenza nel settore. Porsche vuole essere un player fondamentale per dimostrare che la catena del processo funziona e può essere industrializzata.
Ma come sono realizzati concretamente questi combustibili sintetici? Sono prodotti da CO2 ed idrogeno, utilizzando energia rinnovabile. In termini di proprietà di base non sono diversi dal kerosene, dal diesel o della benzina anche se sono idealmente un carburante neutro per il clima. Porsche ha già in attivo una vettura totalmente elettrica, la Taycan, che ha già ottenuto un buon riscontro anche se non è tecnicamente paragonabile in volumi di vendite a Tesla, anche per motivi di costo e di prezzo finale.
Secondo i piani di Porsche, non è prevista uno smantellamento totale dei motori termici perlomeno nel medio termine, ovvero si parla di 20-30 anni. Porsche infatti realizza delle vetture che sono guidate per moltissimo tempo. Basti pensare quante vetture Porsche anche di una certa età sono attualmente utilizzate per le manifestazioni sportive storiche o per la vita di tutti i giorni.
Bisognerebbe quindi secondo Steiner andare a tutelare tutti questi amanti di motori termici anche con i combustibili sintetici che sono rispettosi dell'ambiente, senza perdere il fascino di un motore termico. Se si riuscisse infatti a trovare il giusto connubio tra un processo di industrializzazione di combustibili sintetici a impatto zero e il classico motore termico, otterremo quindi un processo di assoluta delizia per vecchie vetture e per l'ambiente.
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