Sono state presentate due nuove serie, della casa nipponica di trattori. Con grandezze piccole, da 37 a 62 cavalli, con o senza cabina, dove c’è necessità di spazio, è disponibile una versione adatta. Vediamo insieme i dettagli.
Presentato allo scorso Eima 2018, dello scorso giugno, l’azienda di Osaka, sta per rinnovare sul campo la sua offerta di trattori di piccole dimensioni. Si parte con potenze da 37 cavalli, fino ad arrivare ai 62, per lavori più impegnativi e consistenti, in sei varianti di modelli.
Partendo dalla serie L1, possiamo dire che ha potenze che si interpongono al centro del range di potenza appena dichiarato. I modelli proposti sono infatti da 45 e 50 cavalli, hanno due tipologie di motori che vanno dal V2203 da 2.200 cc di cilindrata, fino a V2403 da 2.400 litri. I rispettivi due modelli (L1421 e L1501) possono essere dotati di trasmissione meccanica o idrostatica, mentre si parla di emissioni Stage IIIA, grazie al sistema di combustione Kubota E-Tvcs a vortice triplo. Quest’ultimo aspetto è stato oggetto di ricerche da parte degli ingegneri Kubota, al fine di abbassare il livello di emissioni inquinanti prodotte.
Il cambio meccanico sviluppato ha otto marce, sia per la marcia avanti, sia per la retro. Per quel che riguarda la trasmissione idrostatica, accoppiata ad un motore da 44.5 centimetri cubici, ha la possibilità di mantenere costante la velocità di lavoro, in una sorta di “cruise control” delle autovetture. Sulla serie L1 si può installare anche un arco di protezione Rops, per aumentare il livello di sicurezza e la presa di forza indipendente a innesto idraulico.
Per quel che riguarda invece la serie L2 di Kubota, la situazione cambia leggermente perchè ne fanno parte ben quattro modelli. Si parte dal piccolo di casa L2351, idrostatico con motore da 3 cilindri da 1.8 cilindri e 37 cavalli di potenza, disponibile solo in versione con cabina. Se saliamo di modello, passiamo ai L2421 e L2501, la potenza legata al motore, ma ci sono dei cambiamenti per quel che riguarda gli allestimenti.
Le versioni di L2 con arco, sono dotati di cambio meccanico a 16 rapporti in entrambe le direzioni, il doppio dell’L1 che abbiamo visto in precedenza. Se invece osserviamo le versioni con cabina, troviamo la trasmissione idrostatica Dual Speed HST Plus, con sdoppiatore idraulico. Tale aspetto fornisce la possibilità di raddoppiare le tre gamme base per avere come risultato ultimo una trasmissione a sei velocità.
Il top di gamma è invece rappresentato dal modello L2602, con un motore Stage IIIB e un occhio più attento all’estetica e alla funzionalità, oltre che ad una larghezza più generosa. Il motore che è stato installato, è un 2.400 litri con common rail, egr e fap. In questo caso la potenza arriva a 62 cavalli a 2.600 giri motore. La cabina ha un volume interno che è aumentato di circa il 20 per cento, rispetto al modello precedente. Un esempio? Il sedile è stato modificato, nella dislocazione all’interno della cabina stessa, andando a creare maggiore possibilità per l’operatore di lavorare in un ambiente più confortevole, soprattutto quando le ore passate sul trattore sono molte.
Che dire in conclusione, se non che Kubota ha voluto ridefinire le taglie più piccole della propria produzione. Staremo a vedere come risponderà il mercato davanti a queste innovazioni, piccole, ma significative da un punto di vista dell’uso quotidiano.