Non è italiano, nè francese, ma monegasco di nascita. Charles è il più giovane pilota della storia ad aver vinto un GP in Ferrari. Merito anche del rapido percorso di crescita. Nervi d’acciaio, piede raffinato e tempi da martello. E’ pronto per il titolo!
Tutto lo chiamano “il predestinato” ed i numeri gli danno ragione. Nel il 16 ottobre 1997, ha vinto a SPA la sua prima gara automobilistica in F1 e ieri si è ripetuto a Monza, non un circuito qualsiasi per chi corre in Ferrari. Ad aspettarlo sul podio c’era l’intero rettilineo finale color rosso fuoco: un'immagine incredibile, che difficilmente dimenticherà.
Nel 2005, all’età di appena 8 anni iniziò a gareggiare, vincendo l’anno stesso il campionato PACA francese, replicando l’anno seguente e nel 2008. A 10 anni aveva già 3 titoli nazionali in bacheca. Nel 2010 si spostò nella classe KF3, vincendo la Junior Monaco Kart Cup e la coppa del mondo CIK-FIA KF3 l’anno seguente. La passione per i kart durò fino al 2013, quando si posizionò dietro ad un certo Max Verstappen nel campionato del mondo CIK-FIA KZ.
Il 2014 è l’anno della Formula Renault 2.0 con la squadra inglese Fortec Motorsports. 2 vittorie (una a Monza tra l’altro) e sette podi, arrivando a fine anno secondo dietro a Nyck de Vries, attuale primatista nella Formula 2. Dopo qualche esperienza in Formula 3, GP3 Series e Formula 2, il destino di Charles cambia nel marzo del 2016 quando la Ferrari annunciò che Leclerc sarebbe stato uno dei nuovi volti della Ferrari Driver Academy, oltre che collaudatore per Haas e Ferrari.
Il debutto in F1 avvenne nel 2018, dopo due anni di test vari, con la Sauber. Ad affiancarlo al volante aveva Marcus Ericsson, con già 4 anni di F1 alle spalle, ma ben pochi risultati ottenuti. Con grinta da vendere per un ventenne, chiude al tredicesimo posto con 39 punti, dopo diversi piazzamenti interessanti, permettendo anche alla Sauber di superare all’ottavo posto della classifica mondiale costruttori la Toro Rosso.
Il gran giorno dell’annuncio in Ferrari è stato l’11 settembre 2018, mentre il debutto nel 2019 è avvenuto nei test di Barcellona, facendo segnare il primo tempo della classifica giornaliera. Il primo gran premio in Australia è terminato con un quinto posto, ottimo per il debutto in Ferrari. Sempre andato a punti tranne le gare a Montecarlo e in Germania, ha ottenuto a SPA e Monza, due vittorie fantastiche.
Se in Belgio era stato in grado di tenersi alle spalle una Mercedes, ieri è stato in grado di inanellare tutti giri con tempi da qualifica. Un piccolo errore che poteva costare caro e la bandiera bianco nera dei commissari, non hanno fatto altro che gasarlo ancora di più. Era un conta alla rovescia per arrivare al traguardo, con Hamilton che non riusciva a sorpassarlo. In effetti non c’è stato duello vero e proprio con il campione in carica, tranne una curva in cui Charles ha rispedito al mittente l’attacco. Che grinta!
Quello che spetta ora alla Ferrari è capire come capitalizzare al massimo questo enorme potenziale di talento. Con Vettel che anche ieri ha dato segnali di cedimento mentale, Binotto ha quasi la risposta automatica su chi puntare nei prossimi anni. Attenzione però al cambiamento dei regolamenti dal 2021, con vetture da carico aerodinamico completamente diverso e con una vettura da costruire da zero.
Attenzione quindi dalla prossima gara. Una nuova stella della F1 è pronta a dare battaglia, ora più che mai.
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