E’ finalmente arriva la versione sportiva dell’intramontabile berlina di casa Ford. Disponibile con due motorizzazioni, è pronta a farvi divertire in pista con il massimo della stabilità e sicurezza, grazie ad innovativi sistemi di gestione della vettura. Scopriamo insieme i dettagli.
Il termine ST sta per Sport Technologies ed è stato posizionato sul fianco di una Focus, a partire dal 2005, con l’avvento della seconda serie della berlina culto di casa Ford. L’allora motore era un Volvo 2.5 turbo benzina, sviluppato in 5 cilindri in linea, capace di sprigionare 226 cavalli. Perfezionato con i restyling del 2008, 2015, arriva ora con su strada un anno dopo l’arrivo della quarta serie di Focus.
Il nuovo pianale C2 della Focus IV ha permesso di aumentare la rigidità torsionale del 20% , oltre a beneficiare a sospensioni più rigide e pronte ad una guida sportiva. Su queste basi gli ingegneri Ford si sono presi un anno di tempo per perfezionare la versione ST, in attesa della monstre RS. Il risultato è una vettura che sembra disegnata dal vento. Due motorizzazioni, EcoBoost da 2.3 litri con 280 cavalli e 420 Nm di coppia ed un EcoBlue 2.0 litri da 190 cavalli. Per chi non fosse esperto o appassionato dei nomi legati al mondo Ford, EcoBoost è il motore benzina, mentre EcoBlue è il motore diesel. Ford continua quindi con una doppia alimentazione, benzina e diesel, al momento senza una componente elettrica, ma con pur sempre prestazioni molto alte.
A livello di prestazioni, il differenziale elettrico a slittamente limitato (eLDS) effettua una serie di controlli dei sensori, in modo costante durante la guida, al fine di distribuire al meglio la coppia tra le ruote motrici. Il risultato è una trazione che non conosce fine. La trasmissione può essere scelta tra manuale ed automatica, quest’ultima con un sofisticato sistema a 7 rapporti ottimizzato per ridurre i consumi e massimizzare la prestazione. Per permetterci di divertire, ci pensano anche le levette poste dietro il volante (disponibili in abbinata al cambio automatico), che permettono al guidatore di cambiare marcia senza staccare le mani dal volante e avere un controllo totale sulla vettura.
L’impianto frenante è ovviamente stato potenziato rispetto alla Focus “base”. Le pinze anteriori a doppio pistoncino e dischi freno anteriori e posteriori sono infatti maggiorati e testati con gli stessi standard della supercar di casa Ford, GT. Freni e non solo: sono infatti moltissime altre chicche tecnologiche sono state inserite in questa berlina, dalle alte prestazioni. Pensiamo allo Shift Light, ovvero un sistema che segnala il momento ottimale per cambiare marcia, ai fari Dynamic LED per illuminare ogni angolo di sterzata, al Launch Control per partenze al top in pista, al Continuously Controlled Damping per un controllo costante delle sospensioni del veicolo a seconda della modalità di guida scelta. Perché questa vettura ci permette anche di scegliere in che modo vogliamo guidarla. Esistono infatti 4 modalità di guida selezionabili tra Active (per superfici a bassa aderenza), Normal, Sport e Track (circuito). Luogo che vai, mappatura che trovi.
A livello di comfort, non potevano mancare gli intramontabili sedili Recaro di ispirazione sportiva, per un supporto totale al corpo del pilota/guidatore, in ogni situazione. Oltre a questo, non mancano gli aspetti legati all’infotainment, come il sistema Sync3 con comandi vocali, il sistema audio B&O da 675 watt distribuiti tra 10 elementi, clima bizona automatica, tetto in vetro apribile e sistema di apertura senza chiavi in mano.
Tutto questa tecnologia e prestazioni meccaniche elevate, per portare da 0 a 100 km/h in appena 5.7 secondi. E i costi? Questo mese la versione con motore benzina 2.3 litri da 280 cavalli è in offerta a circa 32.000 euro, con un corso di guida sportiva in omaggio presso la Ford Driving University. Se invece siete amanti del diesel, allora il motore 2.0 TDCI EcoBlue da 190 cavalli è quello che fa per voi. Con 32.650 euro è vostro, sempre con il corso di guida sportiva. A questo punto, l’unico dubbio è la scelta del motore, il resto non si può non amare.
Credit photo Ford media press website