Le auto ibride sono sempre più diffuse sulle nostre strade. Impariamo a conoscerle, capire se conviene acquistarne una e quali sono le più diffuse
Le auto ibride, veicoli dotati di un motore elettrico che lavora in sinergia a un motore termico, si stanno proponendo in modo importante sul mercato automotive globale. Il loro vantaggio è per lʼappunto lo stretto dialogo tra queste due tecnologie di propulsione, con il connesso beneficio degli aspetti positivi di entrambi.
Lʼattuale tecnologia hybrid, permette di considerare convenienti queste autovetture? Dopo quanti chilometri, il consumatore recupera la differenza economica per lʼacquisto di un veicolo hybrid? Convengono solo per un uso cittadino o anche per un utilizzo extra urbano? E infine, quali sono le più vendute e quanto investono le case automobilistiche? Vediamo insieme tutti questi aspetti.
Iniziamo a capire come funziona questa tecnologia.
Nelle autovetture ibride coesistono due motori: elettrico e termico. Il primo è utilizzato soprattutto a velocità cittadine, poiché non presenta problemi dʼinerzia in fase di partenza, a differenza del motore termico. Nelle fasi di rallentamento, inoltre, grazie al sistema Kers, si recupera energia cinetica che andrebbe altrimenti persa. In questo modo il propulsore elettrico è sempre pronto a supportare la parte termica, anche in situazioni di temporanea richiesta di potenza.
Le tecnologie esistenti attualmente, per le auto ibride, sono quattro: micro-hybrid, mild-hybrid, full-hybrid e plug-in. La prima non è più che altro una micro assistenza allʼavviamento del sistema start and stop, ovvero quella tecnologia che spegne il motore quando non serve (in coda o al semaforo), per poi riattivarlo premendo frizione o acceleratore. Nelle mild-hybrid il motore elettrico aiuta concretamente il termico, in tutte le fasi di richiesta di potenza (accelerazione urbana/extra urbana) senza andare ad incidere sui consumi di carburante. Le full-hybrid permettono invece di percorrere interi tragitti, seppur brevi, con solo il motore elettrico. Infine abbiamo le plug-in, le quali prevedono la possibilità di ricaricare il motore elettrico grazie a colonnine di ricarica o la presa elettrica domestica. Questa tecnologia sta prendendo sempre più piede e, secondo Eafo, le immatricolazioni di auto plug-in hanno superato nel 2017 quelle delle auto elettriche, anche per una maggiore autonomia percorribile.
Veniamo ora alle domande che ci siamo posti prima, ovvero sulla reale convenienza di acquistare unʼauto ibrida. La propulsione elettrica è indubbiamente indicata per un utilizzo cittadino, per via delle maggior situazioni di accelerazioni e decelerazioni a basse velocità. In tal modo, il motore elettrico si ricarica “gratuitamente”, grazie al recupero dellʼenergia cinetica che verrebbe altrimenti dispersa in calore. Minor consumo di carburante significa, inoltre, minor polveri sottili nellʼaria, un aspetto importante per la qualità di vita.
Un ulteriore aspetto positivo, è il lavoro combinato dei due motori, in particolar modo per richieste improvvise di potenza (pensiamo a un sorpasso). In questi casi, il motore elettrico aiuta immediatamente quello termico, perdendo però parte della carica di energia incamerata.
Come aspetti negativi si ha un maggior peso complessivo della vettura, per via della presenza delle batterie, e lʼinutilizzo del motore elettrico a velocità elevate e costanti, come ad esempio in autostrada. Va da sé che unʼauto 1.8 benzina hybrid, avrà un consumo considerevole in autostrada, ma molto limitato in città.
Sta quindi a noi capire in quali situazioni utilizziamo lʼautovettura e se conviene, o meno, acquistare un hybrid. Se utilizziamo lʼautovettura prevalentemente in città, convengono sicuramente, grazie alla durata della batteria che arriva fino a 250.000km e normalmente sui 5 anni di garanzia dalla prima immatricolazione. In questo modo andremmo a recuperare la differenza di prezzo in fase dʼacquisto, con unʼauto similare non ibrida, risparmiando sul carburante. Se invece abbiamo un utilizzo misto, urbano e extraurbano, allora dobbiamo stare attenti nel valutare quante volte usciamo dalla città con la nostra vettura.
Le case automobilistiche leader del mercato sono Toyota e Lexus, con circa 20.000 veicoli venduti annualmente in Italia. Lʼauto più venduta è senza subbio la Toyota Yaris, il cui prezzo parte da 15.000€. E i consumi? La percorrenza media dichiarata supera normalmente i 20km/l, fino a toccare i 30km nel caso della Yaris. E non parliamo solo di vetture compatte, ma anche di suv come Toyota Rav4 o Lexus NX, grandi berline come la BMW serie 5 o supercar come Porsche. E le italiane? Ad eccezione della casa di Maranello che presenta la serie limitata LaFerrari, con 963cv sotto il cofano, le altre case non hanno attualmente auto ibride sul mercato.
Per concludere, le auto ibride, come tutte le nuove tecnologie, possono essere un importante e interessante innovazione nel mercato automotive, sta a noi capire se il nostro modo di utilizzare lʼauto, sia in linea con le caratteristiche di questa nuova tecnologia di propulsione
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