Gli ultimi dati confermano quello che i venditori da mesi affermano, ovvero un amore del popolo italiano per la cosiddetta casa su quattro ruote. Tra il 2016 e 2017 si è registrato un vero e proprio boom di produzione e immatricolazioni. Vediamo insieme i dettagli.
Weekend, momenti di vacanza, tempo di libertà. Molti amano viaggiare, appoggiandosi in hotel per quel che riguarda la notte. Molti altri invece il campeggio, per una voglia di semplicità e molti altri ancora amano il camper. La comodità di poter avere una sorta di propria casa su quattro ruote, con tutti gli effetti personali, senza doverli stipare in valigie, stando attenti ai chili per il trasporto aereo o per non avere la macchina troppo piena.
L’industria italiana ha registrato nell’ultimo anno un aumento considerevole relativo sia alla produzione, sia all’immatricolazione, segno di una voglia concreta e senza troppe attese di un camper proprio. Se nel 2016 i veicoli prodotti erano 15.143, nel 2017 il valore aumenta fino a 21.712. Le immatricolazioni seguono questo aumento con un più 20 per cento su base annua. L’indotto del settore è quindi in ottima salute, con oltre settemila persone impiegate nella costruzione e realizzazione dei veicoli.
Come le auto e le moto, anche per quel che riguarda i camper, esistono diverse tipologie. Abbiamo infatti i mansardati, i semi-integrali, i motor-home e il camper puro. I primi si distinguono da tutti gli altri per via dell’importante mansarda che viene posta sopra i posti di guida e che vanno a snaturare il profilo aerodinamico della motrice. L’unità abitativa dei secondi invece è più a filo con la motrice, aspetto che si annulla con i motor-home che hanno la parte abitativa, parte integrante della motrice. Il camper puro è invece quello che ora potremmo definire un furgone, all’interno del quale vengono aggiunti componenti per la vita di tutti i giorni, come una mini-cucina e un luogo per dormire.
Ok, ma la passione per il camper è distribuito in modo uniforme nel nostro paese, o ci sono aree geografiche dove c’è una predilezione particolare? Sicuramente il Nord rimane al primo posto per quel che riguarda la vendita di veicoli. Siamo circa ad un 60% del totale nazionale, per il solo Nord, con un’impennata di circa il 70% nell’ultimo anno. Nel centro italia invece si predilige acquistare un veicolo usato, a discapito di uno nuovo, e a seguire il Sud italia.
A livello nazionale però c’è anche da registrare una leggera diminuzione della richiesta di usato, con un -4% nel 2017 rispetto al 2016. Se due anni fa c’erano settanta camper usati ogni dieci nuovi, l’anno scorso il valore è sceso a 56 camper su dieci nuovi.
Veicoli italiani che piacciono anche all’estero. Si sa che nel nostro paese, non manca l’invettiva, il gusto e il saper costruire mezzi durevoli. I dati dell’export ne danno una conferma abbastanza netta. Con un aumento di circa seimila unità, pari ad un 50% dell’export del 2016, il mercato estero è in ampia crescita. Germania, Francia e Regno Unito (con i relativi adattamenti) sono i paesi che maggiormente richiedono i nostri prodotti.
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