McCorminck, azienda storica a stelle e strisce, ha presentato a Fieragricola 2018 le ultime novità, in particolare X6.4 VT - Drive, vincitore del Tractor of the year 2018. Comodità, performance e sistemi tecnologici sono di serie in questo trattore italoamericano. Si confermerà nel 2020?
Sono passati 171 anni da quando, nel lontano 1847, Cyrus Hall McCormick fondava in Virginia (USA) la McCormick, Odgen & CO. Una società che nei decenni a seguire ha visto trasformazioni di nome e incorporazioni in altri gruppi. Da semplice azienda produttrice di macchine per tagliare il frumento, ad azienda che ora opera in tutto il mondo.
Sul proprio sito, si legge
McCormick, con la sua gamma di trattori ad alta potenza al vertice per tecnologia, comfort e sicurezza e con tutta la forza delle sue origini americane, si pone quale marchio di riferimento assoluto, per prodotti altamente prestazionali, in grado di soddisfare le aspettative più evolute in fatto di “performance globale”
Ed è proprio questa filosofia costruttiva ed aziendale che a Fieragricola, fiera biennale di Verona di fine gennaio 2018, è stata applicata nelle migliorie alla punta di diamante: il X6.4 VT - Drive. La serie X6 si posiziona a livello di potenza, in una fascia media, con una forte componente di personalizzazione. Le trasmissioni proposte sono due: la famosa VT-Drive a variazione continua e la Xtrashift, entrambe con medesime dotazioni assali e impianti idraulici. La prima trasmissione è progettata per dare 3 stadi di lavoro in avanti e 2 stadi in retromarcia con ingranaggi planetari e frizioni idrauliche dotati di funzione di ridurre o aumentare la velocità di rotazione del cambio a variazione continua, il tutto gestibile dalla manopola posta sul bracciolo multifunzione del sedile.
La serie X6 VT-Drive offre tre motorizzazioni Tier 4 Interim BetaPower Fuel Efficiency con sistemi Power Plus e potenze da 121, 133 e 140hp, un aumento rispetto i 114hp, 121hp e 130hp dei modelli precedenti. La trasmissione presente è di Argo Tractors, vista l’appartenenza di McCormick al gruppo italiano, per la precisione una PTO elettro-idraulica a 4 velocità sincronizzate, connessa con un circuito idraulico a centro chiuso da ben 110 l/min.
Il rapporto peso/potenza? 37 kg/CV, un ottimo dato per trasformare l’X6 in un fedele compagno di lavoro. Un aspetto importante da sottolineare è anche l’attenzione verso l’ambiente, vista la presenza di un sistema anti inquinante SCR (Selective Catalytic Reduction), con serbatoio AdBlue per la normativa Tier X5 interim. Una cura che si sposta anche nella creazione della cabina deluxe, con visibilità, allestimenti ed ergonomia di prima classe. Il sedile pneumatico, la colonna di sterzo telescopica, il pannello strumenti orientabile, il sistema di climatizzazione automatica e il set di 16 fari per un’illuminazione a giorno, rendono piacevole ogni lavoro quotidiano. E’ presente anche un monitor touch screen DSM da 12” per la gestione completa, il controllo dell’ISOBUS e la guida automatica. Per facilitare ulteriormente il lavoro, McCorminck possiede un intuitivo joystick per rendere più celeri le manovre a fine campo con il pulsante Remote Shuttle, ma anche gestire l’inversione non utilizzando la leva dell’inversore al volante o azionare il sollevatore posteriore con il pulsante alto/basso, o ancora utilizzare il cruise control dei giri del motore e comandare un distributore idraulico.
E’ interessante vedere come, anche il settore tractor, è attento alle nuove tecnologie. Grazie all’interazione tra sterzo e impianto satellitare, la precisione di lavorazione è di soli 2 cm, aumentando nettamente il rendimento per unità di superficie. Inoltre è presente una funzione denominata “Eazysteer”, la quale permette di effettuare una curva completa con un rapido giro di sterzo, eliminando le rotazioni multiple. In altre parole, grazie a questi sistemi tecnologici, si riducono le passate sovrapposte, tempi di lavorazione, la distanza percorsa, l’usura dei componenti, oltre al consumo di carburante. Dal punto di vista agricolo, si evitano invece sovrapposizioni di colture o aree vuote.
Un veicolo che, non a caso, ha vinto il premio “tractor of the year 2018”. Un trattore progettato con una filosofia italo americana, che in assoluto un punto di riferimento per il settore, protagonista della Fiera di Verona a fine gennaio dello scorso anno. Sarà così anche per l’edizione 2020? Non abbiamo grossi dubbi, ma visti i progressi della tecnologia siamo curiosi di sapere e vedere quanto avanza il settore tractor.
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