Siamo arrivati alla terza generazione di una vettura bestseller, completamente rinnovata. Nuovo design, piattaforma ed optional. Scopriamola insieme.
Eccoci arrivati alla terza generazione di una vettura che è riuscita ad entrare nei cuori delle persone, con una linea semplice ed essenziale. Stiamo parlando della gamma Sandero, anche nella declinazione Logan, del marchio Dacia. Come moltissimi sapranno il marchio Dacia è un marchio che rientra all'interno della galassia Renault, anche se fa parte di una fascia più economica.
Acquistare una vettura Dacia non equivale ad acquistare una vettura Renault. Possiamo dire che la Dacia Sandero utilizza spesso e volentieri delle vecchie tecnologie di Renault, e strizza l'occhio alla Clio.
Con l'ultimo aggiornamento, o meglio ancora con la terza generazione della Dacia Sandero, le linee diventano decisamente più aggressive e contemporanee. Partendo semplicemente dai fari anteriori, si nota subito come la vettura vuole uscire da una sorta di anonimato e avere una caratteristica ben definita. Il disegno dei fari è infatti molto filante e ben si sposa con il cofano caratterizzato da nervature tese che conferiscono alla vettura un’aggressività spiccata. Sembra distante anni luce dalla prima generazione di Sandero, una vettura tutto sommato abbastanza tradizionale.
La nuova Dacia Sandero sfrutta la piattaforma modulare della Clio, anche perché parliamo dello stesso gruppo automobilistico. Con ordini a partire da fine 2020 e le consegne fissate tra fine anno e inizio 2021, ne vedremo veramente delle belle.
La carreggiata è stata allargata di circa 1,5 cm ed unita a passaruota allargati, permette di avere una linea più dinamica ed un effetto quasi più ribassato. Le maniglie laterali poi sono state completamente ridisegnate ed osservandola nel laterale sono ben integrate nella struttura.
Per gli amanti dei dettagli, i cerchi sono da 15 o 16 pollici, chiaramente declinati nelle versioni in acciaio o in lega.
Ora è stata impreziosita con inserti neri di plastica che conferiscono un'aggressività e una voglia di fuoristrada. Lo si nota subito nel frontale, nella parte inferiore della vettura caratterizzata con una striscia grigia chiara sotto la targa. Si notano anche nel laterale i grandi passaruota, ora caratterizzate da una struttura di plastica nera opaca ma anche da una modanatura nella parte inferiore delle portiere. Le barre sul tetto sono molto semplici ed essenziali e conferiscono alla vettura una struttura ben definita e quanto mai pronta per l'avventura.
L'abitabilità interna è notevolmente migliorata, oltre anche al bagagliaio che ora ha una capacità di carico di 328 litri, con un aumento di 8 litri rispetto alla Sandero precedente.
Tutti coloro che stanno pensando che questa vettura parta con pochissimi optional di serie, si dovranno ricredere. Nella dotazione di serie infatti sono inclusi il supporto per smartphone, l'accensione automatica dei fari full led, il display del computer di bordo e comandi del cruise control al volante. Chiaramente sono presente gli optional sono i più disparati, come ad esempio il climatizzatore automatico, i sedili anteriori riscaldati e l'apertura senza chiave.
Dacia ha predisposto due versioni a benzina e una versione a GPL. Si parte da un 3 cilindri 1.0 benzina senza turbocompressore da 75 cavalli con cambio manuale a 6 marce, al quale si affianca un motore 3 cilindri 1.0 Turbo benzina da 90 cavalli con cambio manuale o trasmissione automatica CVT. Per gli amanti del GPL abbiamo invece un 3 cilindri 1.0 turbo con cambio manuale a 6 marce. In questo caso la vettura prevede un serbatoio di 40 litri per il GPL e 50 litri per il benzina, con un'autonomia totale di ben 1300 km.
Un notevole salto di qualità per questa vettura quanto mai attuale con le modifiche apportate.
credit photo Renault media press