Se desideri una moto unica nel suo genere, adatta a lunghi percorsi extra urbani, hai trovato sicuramente qualcosa che si allinea alle tue richieste. Comfort e sicurezza sono veramente ottimi.
La vedi grande e la pensi impegnativa, pesante, affaticante. La guidi e pensi l’opposto. Stiamo parlando della Yamaha Niken nella versione GT, realizzata per coloro che amano i lunghi viaggi in moto. Con un cupolino più rialzato e a protezione del centauro, ed una sella più confortevole del normale, i viaggi sono quasi una passeggiata.
Il motore è il 3 cilindri 847 di cilindrata, già in uso alla MT-09, Tracer 900 e XSR900 Heritage, con un sprint veramente buono. E’ un 4 tempi con sistema di raffreddamento a liquido DOHC, alesaggio x corsa 78x59.1 mm e rapporto di conversione di 11.5:1. La potenza massima erogabile è di 115 cavalli a 10.000 giri/min, mentre la coppia di attesta a 87.5 Nm a 8.500 giri/min.
Il telaio a diamante, con un escursione anteriore di 110mm e un inclinazione canotto di 20°, ha una doppia forcella anteriore rovesciata esterna nell’anteriore e leveraggi progressivi nel posteriore, con un’escursione di 125mm. I freni sono di 298mm nell’anteriore e 282mm nel posteriore. Il peso in ordine di marcia, quindi compreso olio e pieno di carburante, è di 263 kg, per un’altezza sella di 820mm e un interasse di 1.51mm.
La tecnologia Leaning Multi Wheel è il vero segreto di questa moto a tre ruote. Il design Ackermann di Yamaha, ovvero bracci disposti a parallelogramma e sospensioni telescopiche cantilever, danno stabilità e grip maggiori in curva. Il controllo elettronico della moto ha anch’esso un aspetto fondamentale: mappatura D-MODE a 3 posizioni, YCC-T, Cruise control, unito ad un controllo della trazione a 2 livelli con possibilità anche di disinserirlo e frizione antisaltellamento. Il display LCD ha uno sfondo nero con indicatori giallo opaco, mente una serie di spie poste a lato, forniscono tutte le informazioni tradizionali che ci si aspetta su una moto.
Una GT che si guida bene, che non stanca, oltre a rendere la gestione dell’anteriore molto tranquilla. La doppia ruota permette di guidare senza paura di perdere il davanti (senza ovviamente strafare). Il busto è eretto durante la guida, non troppo inclinato in avanti, né rilassato. Chiaramente non è una moto tradizionale e il baricentro di sposta un minimo in avanti, ed in alto, andando a modificare la gestione delle curve e dei cambi di direzione.
Chiaramente non è una moto per tutti. A Iwata, sede della Yamaha, hanno sicuramente voluto creare qualcosa che o si ama, o si detesta. Non è infatti facile uscire dagli schemi e guardare questa moto in modo tradizionale e oggettivo: si è sempre portati a fare un confronto con le due ruote che siamo abituati a vedere circolare per le nostre strade, quando però tutto ciò non è possibile. Abbiamo infatti dinanzi un mezzo diverso, totalmente diverso, che non fa altro che riaprire la discussione se sia giusto andare a modificare il modo di pensare la moto.
Ampia la gamma di accessori, ben 40 sul sito web della casa giapponese, per personalizzarla a proprio piacimento, a partire dalle due borse laterali da 25 litri. Con prezzi a partire da circa 15mila euro, il conto finale è pronto a far golosi gli amanti delle personalizzazioni.