La volontà della casa automotive Hyundai è molto evidente. L'utilizzo dell'idrogeno sarà infatti uno degli aspetti chiave per la conversione totale delle vetture in alimentazioni ecosostenibili.
In un momento storico delle auto dove si sta cercando di porre le basi per un futuro sempre più legato ad un inquinamento pari a zero, Hyundai preme sull'acceleratore per la conversione e l'introduzione dei mezzi pesanti a una forma di alimentazione ad idrogeno.
Quest'ultimo aspetto è da molti bistrattato e poco considerato per quel che riguarda l'alta capacità di utilizzo. Attualmente produrre idrogeno per il campo Automotive è molto costoso anche se sembra, secondo molti analisti, lo strumento più utile per garantire una lunga autonomia delle vetture, indipendentemente dalla colonnina di ricarica.
Ci sono vari progetti di utilizzo dell'idrogeno, non solo per le tratti stradali, ma anche all'interno delle ferrovie. Il Trentino Alto Adige ha deciso infatti di andare a sviluppare un piano per una completa conversione e valorizzazione delle risorse rinnovabili all'interno del comparto Automotive.
Hyundai, già da qualche anno sta spingendo molto sull'idrogeno, come forma di alimentazione non solo per quel che riguarda le vetture, ma anche per i camion.
Secondo la visione dell'azienda FCEV Vision 2030, saranno sempre più i camion a trazione ad idrogeno, a caratterizzare le strade di tutto il mondo. Dopo aver creato il Suv Nexo, attualmente già alla seconda generazione, la casa automotive ha deciso di commercializzare seriamente su strada i primi camion.
Stiamo parlando dello Hyundai Xcient Fuel cell, il primo autocarro pesante a celle a combustibile presentato dalla casa, che verrà seguito nei prossimi anni da nuove versioni.
I primi 10 esemplari verranno consegnati alla Svizzera, all'interno della quale Hyundai ha creato una joint venture con la società Svizzera H2 Energy. Quest’ultima avrà nel proprio core business, l’affitto di questi camion, oltre che lo sviluppo di una rete di ricarica veloce per permettere il trasporto e lo scambio di merci.
Queste prime 10 unità, vedranno nuove unità percorrere il territorio elvetico, entro fine anno. Hyundai prevede infatti di consegnarne in totale 50 unità entro la fine del 2020, per arrivare a 1600 unità entro il 2025.
È stata scelta la Svizzera in quanto è una delle nazioni con il più alto tasso di produzione di energia derivante da fonti idroelettriche. In questo modo è in grado di fornire energia verde sufficiente per produrre idrogeno.
Hyundai prevede inoltre di allestire stazioni di ricarica a 350 bar e aumentare l'autonomia dei mezzi di trasporto pesante per un'autonomia complessiva di 1000 km con un solo pieno di idrogeno.
Allo stato attuale, il mezzo in questione è alimentato da un sistema a celle a combustibile a idrogeno da 190 kW, che spingono un motore elettrico da 350 kW. L'idrogeno è stipato all'interno di 7 serbatoi ad alta pressione installati nel camion con una capacità totale di 32 kg di idrogeno.
Andare a ricaricare queste bombole di idrogeno, servono circa tra gli 8 e i 20 minuti, un valore tutto sommato contenuto rispetto alla ricarica di eventuali batterie elettriche.
Questa nuova modalità di concepire il trasporto pesante, ovvero con l'idrogeno, avrà sicuramente dei benefici in un raggio temporale medio-lungo e si spera anche in un arco temporale più breve. Chiaramente essendo all'inizio di una nuova fase produttiva, i punti di domanda sono maggiori delle certezze ma questo non deve scoraggiare gli investitori nel credere in questa nuova forma di alimentazione.
Credit photo: Hyundai Media press