Stanno per cambiare le vetture di casa Fiat, più protratte verso segmenti più profittevoli. Le city car dovrebbero aumentare di dimensioni, in modo di salire di segmento. Vedremo una 500 più grande e nuove collaborazioni. A partire da Tesla.
Aumento di dimensioni e collaborazioni con Tesla. Sono questi i due aspetti chiavi che sono emersi dalla presentazione dei dati del terzo trimestre 2019. Come abbiamo visto ieri, AlfaRomeo ha visto una riduzione del numero delle future auto, previste entro il 2022. Fiat invece vedrà modificarsi il suo posizionamento sul mercato, abbandonando il segmento delle city car.
Piccole auto, piccolo prezzo. Va bene, però anche piccolo margine di guadagno allora. Ed è proprio su questo aspetto che Mike Manley, ha premuto il tasto e fatto leva per far aumentare i guadagni del gruppo FCA e di Fiat. Secondo il top manager non è più possibile continuare a produrre vetture che non hanno un margine importante. Nel segmento A, quello dello city car, troviamo la 500, ma anche la Peugeot 108 ad esempio. Queste due auto andranno incontro a cambiamenti.
Per quel che riguarda la 500 si pensa ad un aumento delle dimensioni, in modo da farla entrare di diritto nel segmento B, quella della Punto per intenderci. Quest’ultima tra l’altro sembra che avrà un erede, dato che Fiat ha intenzione di investire in questo segmento. Manley ha infatti dichiarato:
“Fiat nell’area EMEA ha un’esposizione molto alta nel segmento A che, come sapete, offre bassi margini. Crediamo che abbiamo abbandonato la presenza storica nel segmento B, dai margini superiori, dove nel tempo abbiamo stabilito un parco auto di circa 6 milioni di veicoli. Perciò, in un futuro molto prossimo, ci vedrete ristrutturare il portafoglio prodotti per focalizzarci nuovamente su questi segmenti a più alto volume e margini, questo comporterà un allontanamento dal segmento A”
Visto l’accordo con PSA, a questo punto interessa anche sapere cosa intendono fare i francesi. In primis sembra che non si rinnoverà l’accordo con Toyota per il proseguo della collaborazione che finora ha portato a produrre la 108, molto vicina alla Aygo. Un’altra auto compatta da città, come la Up! di VW, sembra che sarà destinata ad avere solamente un’alimentazione elettrica, dove i margini di guadagno sono maggiori.
E qui arriviamo al secondo punto. FCA e PSA stanno lavorando ad un accordo con Tesla per la fornitura di batterie elettriche. Sarebbe un accordo veramente ottimo per il gruppo italo francese. In questo modo non ci sarebbe bisogno di sviluppare importanti investimenti di ricerca e sviluppo, ma si potrebbe attingere a piene mani a quello che finora è stato costruito in California dalla società di Elon Musk. Ed infatti, la 500 elettrica, che dovrebbe entrare in produzione il nuovo modello entro il 2020, potrebbe essere la prima vettura con batterie Tesla di casa Fiat.
Tornando un attimo alla mitica Punto, che ha fatto la storia anche lei della casa torinese negli ultimi anni, sembra che verrà realizzata in diverse modalità. Concretamente potrebbe essere declinata come la 500, sia una utilitaria, ma anche come piccolo SUV. Se la 500 ha visto lo sviluppo della 500L, 500x e via dicendo, anche la Punto potrebbe avere declinazioni di maggiori dimensioni. Si creerebbe una sorta di mini brand a sé, all’interno di Fiat.
In attesa di conoscere meglio il futuro di casa FCA-PSA, pensiamo a quanto il mondo automotive sta cambiando rapidamente in questi anni. Manley ha detto, a margine dell’evento di presentazione dei bilanci, di voler portare il ciclo di vita di una vettura a 4 anni. Vedremo le Fiat rinnovarsi allo stesso ritmo delle colleghe tedesche?