Nel primo trimestre del prossimo anno vedremo l’ottava serie della berlina icona di uno stile di guida. Non ci sarà uno stravolgimento della linea, ma si seguirà la linea stilistica di questi ultimi anni. Vediamo insieme i dettagli.
Ci siamo quasi, poco meno di un anno e arriverà l’ottava serie di Golf. Da quando è stata presentata per la prima volta, nel lontano 1974 con la penna di Giorgietto Giugiaro, non si contano le vetture che sono state prodotte nelle due sedi storiche di Wolfsburg, Zwickau-Mosel in Germania e Bruxelles in Belgio. Per non parlare delle personalizzazioni che gli appassionati hanno realizzato o i raduni sparsi in tutta Europa.
Dopo un certo periodo di gestazione e alcune voci che avevano spaventato i fans, sembra che gli ingegneri VW abbiamo trovato un arco temporale idoneo per programmare l’uscita della Golf 8. Ma cosa era successo? Fondamentalmente non ci furono problemi di realizzazione tecnica, bensì dal punto di vista informatica.
Le moderne vetture sono sempre più tecnologiche e hanno sistemi informatici che sono veramente all’avanguardia per quel che riguarda i cosiddetti bit. Quello che stiamo per assistere, da qui ai prossimi anni, è un progressivo sviluppo dei sistemi informatici delle vettura. Non servirà passare dal meccanico, in futuro, per verificare la necessità di effettuare un controllo, in quanto le nostre vetture avranno un dialogo stretto con la casa madre e le officine autorizzate. Nasceranno quindi anche servizi ad hoc per ricordare ad un determinato chilometraggio, interventi meccanici da effettuare in officina.
Quello che gli ingegneri VW avevano notato era una certa vulnerabilità nel software di aggiornamento, che sulla nuova Golf, sarà on air. In parole semplici, la vettura dialoga con la casa madre, anche senza recarsi in officina, per aggiornarsi in alcune parti del software. Sono stati infatti scoperti delle aree potenzialmente esposte ad attacchi hacker che potrebbero andare, una volta entrati nel sistema, a modificare altre parametri. Una sorta di breccia di Porta Pia che potrebbe dare via libera ai malintenzionati di creare seri danni alla vettura, alla sicurezza dei passeggeri e alle altre persone che sono lungo il percorso.
Tutto questo quando il numero di Golf immatricolate nel 2018 si aggira a circa 400.000 unità nell’ultimo anno, con un trend leggermente in calo. Quello che ci aspetta, con il nuovo modello, è lo sviluppo della vettura utilizzando la piattaforma MQB Evo, con un risparmio sul predecessore di circa 45 kg.
Il nuovo modello dovrebbe essere presentato in un evento ad hoc verso fine 2019 e non, come si poteva immaginare, durante il Salone di Francoforte di settembre. In quella data, VW avrebbe infatti in mente di focalizzare gli sforzi mediatici per spingere il primo veicolo totalmente elettrico della serie ID. Per quel che riguarda le nostre strade, dovremmo aspettare il primo trimestre del 2020 per fare sì che la Golf 8 possa sorpassarci. Purtroppo non si sa molto delle motorizzazioni, se che dovrebbe essere presente ovviamente una versione ibrida, oltre che quella full electric.
E’ quindi partito il count down con la nuova Golf, ad altre berline medie come Focus, A3 ad esempio. Il vincitore? Appuntamento all’estate 2020 con i primi dati.
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