Sono stati sbloccati i fondi per modernizzare la Tipo, che però non sarà prodotta in Italia, ma bensì in Turchia. Una vettura non completamente made in Italy, ma frutto di una collaborazione con Koc Holding. Nuovi motori e tecnologie.

 

In origine avevamo la Fiat Bravo, Stilo, Croma e Marea. Quattro nomi che non possono non  essere ricondotti ad un mercato complesso e saturo come quello delle berline compatte. Dopo qualche anno di vuoto, lasciato dalla Stilo, nel 2015 arrivò la Tipo, molto più grande e spaziosa rispetto alla sua diretta antenata. Ebbene, dopo 4 anni arrivano le voci circa un restyling completo della vettura, per dare un tocco di freschezza, ma anche per introdurre nuovi motori e tecnologie.

 

Come abbiamo detto prima, non sarà una progettualità completamente italiana, ma la nuova Tipo sarà una fusione di due realtà, quella di FCA e Koc Holding. L’unione di queste due società ha visto la creazione di una terza realtà che è stata ribattezzata con il nome di “Tofas”. Con sede manageriale a Istanbul e produttiva a Bursa, ha un fatturato di circa 700 milioni di euro annui, è una vera istituzione in Turchia, tanto da influenzare direttamente le scelte economiche e la vita di moltissimi cittadini turchi. Nata nel 1968, in pieno periodo di contestazione studentesca, costruisce dal 1971 su licenza di Fiat, vari modelli della casa produttrice torinese.

 

Con motori compresi tra il 1.3 e 1.6, nelle varie alimentazioni benzina, diesel, GPL. ha visto registrare un discreto successo in termini di vendite, con circa  530.000 unità finora vendute. Un successo anche da contestualizzare, come dicevamo, in un mercato saturo come quello delle berline compatte. Ed eccoci ora, che dopo appena 4 anni di commercializzazioni, arrivano già le voci di un restyling in arrivo, per lo meno in fase di presentazione, l’anno prossimo.

 

Per quel che riguarda l’esterno della vettura, si vocifera di cambiamenti del frontale, in particolare per quel che riguarda i fari, la mascherina e del paraurti anteriore. Il cruscotto non è dato sapere se verrà modificato, ma sicuramente il tunnel centrale sarà oggetto di studio stilistico e di innovazione. Si parla infatti di un lavoro importante a quel che riguarda il sistema multimediale di infotainment uConnect, il quale si connetterà ad Internet in modo da avere tutte le informazioni live e ricevere gli aggiornamenti di sistema. Il guidatore sarà aiutato da nuovi sistemi di guida assistita, per un sempre più crescente livello di sicurezza e integrazione tra veicoli e sistema stradale.

 

Novità anche per il fronte motori, verranno utilizzati i benzina tre cilindri mille di cilindrata e quattro cilindri 1.3. L’ibrido? Immancabile ormai, senza sfociare in un full elettrico.

 

I vertici di FCA e della società turca Koc Holding credono in questo progetto, al punto di prolungare di un anno, il termine della produzione, non più 2024, ma bensì 2025.

 

Dubbi sul partner turco? Stiamo parlando di un’azienda che collabora non solamente con Fiat, con la quale ha realizzato il Doblò (prima e seconda serie), Qubo, Fiorino, ma anche Peugeot Bipper, Citroen Nemo e Opel Combo. Una realtà abituata a diversi standard internazionali, provenienti da diversi paesi europei, che ha quindi visto perfezionarsi il suo livello di preparazione tecnica.

 

Ok tutto, ma per quale data stiamo parlando? Guardando i diversi saloni dell’automobile sparsi nel vecchio continente, la data più probabile per la presentazione alla stampa della nuova Tipo, è quello di Istanbul dell’aprile 2020, mentre per quel che riguarda la commercializzazione parliamo invece del primo trimestre del 2021. Poco meno di due anni per la nuova Tipo: riuscirà a mantenere il successo della prima serie?

 

Credit photo: FCA media room