La casa automobilistica italiana vede aumentare le proprie vendite in modo costante, secondo i piani della dirigenza. Le auto sportive stanno riscontrando feedback positivi, così come il nuovo SUV. Un successo che anticipa un futuro boom, grazie a Urus.
In origine era la 350GT, poi ci sono state la mitica Miura, la Countach, Diablo, Gallardo, fino ad arrivare all’Aventador, Huracàn e il SUV Urus. Una storia fatta di auto ultra sportive e scolpite dal vento e dalla sapienza dei progettisti di Sant’Agata Bolognese. Oltre 30.000 esemplari prodotti a partire dal 1964. Cinque cambi di proprietà nel corso dei tempi, ma ora, a metà 2018, i vertici aziendali possono dichiararsi molto soddisfatti dei risultati raggiunti. Lamborghini è quanto mai un marchio affermato, con appeal in ogni angolo del mondo.
Stefano Domenicali, ex Direttore della Gestione Sportiva della Ferrari, da febbraio 2016 è Presidente e Amministratore Delegato di Lamborghini. Sotto la sua guida la crescita costante che si è registrata dal 2010 (con una piccola flessione nel 2013), si è mantenuta con un buon tasso costante. La Huracan, la piccola di casa Lamborghini, con il suo V10 5.204 di cilindrata e una potenza cavalli da 610 ai 640, ha fatto decollare le vendite complessive nel 2015. D’altra parte l’Aventador, la sorella maggiore, ha riscosso oltre modo un ottimo successo, viste anche l’ingente potenza di cavalli e di prestazioni, garantite dal V12 6.498 di cilindrata.
Nei primi sei mesi del 2018, la casa bolognese, ha venduto 2.237 auto, con una crescita dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A quattro anni dal lancio, poche settimane fa è stata consegnata la Huracan numero undicimila, con una colorazione blu elettrico. Un risultato notevole, merito anche della nuova proprietà, l’Audi, che ha dato stabilità e solidità anche gestionale ad un gruppo dall’indiscussa creatività e competenza meccanica, ma con una vicissitudine travagliata per la questione proprietà.
L’ammiraglia di casa, l’Aventador, ha visto il contatore segnare quota ottomila unità in sette anni di produzione, un dato difficilmente raggiungibile dalle dirette concorrenti, supercar di serie di fascia alta. Le vetture prodotte dalla Lamborghini sono infatti, vetture che si rivolgono ad un pubblico benestante e con ingenti possibilità economiche. Parliamo non solo dell’acquisto, ma anche della gestione, manutenzione o qualsiasi aspetto legato all’auto.
Dove troviamo però maggiormente persone interessate ad acquistare questi bolidi? Gli Stati Uniti d’America rimangono il luogo dove maggiormente vengono ordinate queste vetture, seguiti dal Giappone e dal Regno Unito. L’Europa segue, con un'interessante quota del 30%.
Le previsioni per i prossimi mesi sono rosee, visto che sono entrati in consegna il primo SUV moderno della casa col toro impresso nel marchio. Urus, infatti, sta per essere consegnato ai primi fortunati proprietari propri. Un attacco diretto ai principali marchi automobilistici di fascia alta, nel tentativo di acquistare anche in questo segmento nuovi potenziali clienti. Gli obiettivi dichiarati sono importanti: ben 7.000 esemplari venduti annualmente entro l’anno prossimo. Un target che se paragonato alle 2.300 unità prodotte nel 2013, fanno comprendere bene come il marchio sia cresciuto in modo progressivo.
Tra poche settimane, uscirà la serie limitata dell’Aventador SVJ, con prestazione da 800 cavalli e una guidabilità, secondo i ben informati, da urlo. Modelli di serie non sono previsti, per il momento, nei prossimi mesi. Ma in fondo le attuali vetture riescono a soddisfare in modo più che ottimale, tutte le richieste di sportività. Intanto, aspettiamo la Urus, per riscrivere il segmento SUV.
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