Durante l’ultimo Capital Markets Day FCA, Marchionne e l’Amministratore Delegato Tim Kuniskis hanno tracciato la rotta per la casa automobilistica dalla spiccata sportività. Una nuova 8C, un big suv, auto elettriche e una Giulia coupé le principali novità.
Dici Alfa Romeo, dici sportività. Una casa produttrice che da sempre è associata nella mente degli appassionati al brivido della velocità, ha da poco annunciato il proprio futuro, durante la presentazione del piano industriale del gruppo FCA. L’Amministratore Delegato Kuniskis ha presentato importanti obiettivi di vendita entro il 2022, ben 400.000 auto prodotte entro il 2022 contro le 110.000 del 2017 (e le 66.000 del 2014), grazie ad un cambio di rotta netto. Nei prossimi anni il gruppo FCA vedrà l’abbandono infatti delle cosiddette auto generaliste, ed un progressivo consolidamento in nicchie di mercato più redditizie.
Da qui al 2022 vedremo non poche novità per le nostre strade, e non, a marchio AlfaRomeo. A partire dal segmento B che vedrà scomparire la MiTo, non rimpiazzata da altri modelli, per proseguire con un suv dalle dimensioni importanti, tipiche del segmento E. Una nuova generazione di Giuletta è in arrivo, per rinfrescare l’attuale modello presente dal 2010, oltre ad un suv di medie dimensioni, ed alle nuove Giulia e Stelvio. Dal lato sportivo vedremo la nuova generazione della supercar 8C (500 esemplari coupé e 500 esemplari spider) e la versione coupé della Giulia, dal nome pare GTV. Come ciliegina sulla torta, la realizzazione del passo lungo per il mercato cinese.
Gli appassionati della casa non vedono l’ora di poter ammirare la nuova 8C, la supercar che dovrebbe tener testa a ben più blasonate case produttrici. Il tentativo di portare in alto, la noblesse Alfa Romeo, passa anche e soprattutto da questo veicolo. L’ultimo modello è stato realizzato dal 2007 al 2010 ed assemblato a Modena, presso Maserati. Questo per far comprendere bene l’anima che spinge il motore Ferrari F136 V8 con angolo tra le bancate di novanta gradi da 4.691 centimetri cubici. Quattro valvole per cilindro, 450 cv a 7.000 giri motore ed una coppia massima pari a 470 Nm a 4.750 giri, con la possibilità di averla per l’80% già a 2.000 giri. Velocità massima che si attesta a 292 km/h e un tempo di accelerazione 0-100 km/h a 4.2 secondi, completano una descrizione da top car vincitrice per ben due volte del “Design Award for Concept Cars & Prototypes” nel 2004 e 2006. Un’auto che pone le sue basi sull’Alfa 33 Stradale, vincitrice pochi giorni fa dalla Coppa d’Oro Villa d’Este 2018, e che sostituisce il modello SZ prodotto dal 1989 al 1991.
La nuova 8C verrà prodotta su un telaio monoscocca in fibra di carbonio, e probabilmente anche i pannelli della carrozzeria. Il frontale avrà un prominente profilo rastremato, con gli estremi ben pronunciati, ed una coda tagliata, il che porterà ad assomigliare più ad una Ferrari che alla vecchia 33 Stradale. La chicca riguarda però il motore: un ibrido, composto da un benzina V6 con doppio turbo collegato alle ruote posteriori ed un elettrico connesso all’anteriore. Il mix produrrà 700 cavalli, ben superiori ai 450 presenti nell’ultima versione commercializzata, ed un’accelerazione 0-100 sotto i tre secondi.
Sempre sul lato sportivo, verrà prodotta la versione coupé della Giulia, il cui nome sembra convenire su GTV. Questa carline sarà prodotta su larga scala, a differenza della 8C, e quindi sarà molto più probabile incontrarla nelle nostre strade. Con il pianale della Giulia, un lungo muso che porta l’abitacolo ad essere molto arretrato, una trazione integrale Q4, avrà anch’essa un alimentazione ibrida con una distribuzione perfetta tra anteriore e posteriore 50-50, ed oltre 600 cavalli. Poche parole concentrate per un’auto che sicuramente riuscirà a tener testa a ben più blasonate case automobilistiche. Le indiscrezioni danno anche la possibilità di avere il sistema ERS. acronimo di Energy Recovery System, di derivazione dalla F1, con un aumento di potenza che porterebbe i cavalli a ben 650.
E l’elettrico? Marchionne è stato ben chiaro, con l’intenzione di abbandonare il diesel dal 2021 e spingere sull’impatto zero. Ogni modello di Alfa Romeo avrà infatti una versione elettrica, per alzare il livello di spendibilità del marchio a livello dei big player internazionali che stanno anch’essi mutando la politica sui carburanti.
Quattro anni chiave per Alfa Romeo, per dare la definitiva consacrazione di nuovo ad un marchio centenario che ha fatto la storia dei motori in Italia e nel resto del mondo.
Credit photo: FCA media room