E’ momento di bilanci in casa BMW. Con una lunga nota, si racconta l'amministratore delegato di BMW Italia, Massimiliano di Silvestre.
Come spesso succede, a fine anno si fa il bilancio di tutte le cose che sono andate bene e di quelle che potevano essere fatte meglio o migliorabili. L'amministratore delegato di BMW Italia, nella sua nota di fine anno, è andato a sottolineare molto l’approccio umano della casa tedesca.
In un periodo dove il coronavirus ha cambiato completamente la prospettiva anche di lavoro futura, Di Silvestre sottolinea come l'approccio Human-to-Human sia fondamentale. BMW si fonda da sempre su un concetto di innovazione, sostenibilità, tecnologia ma soprattutto persone.
In un anno dove molto è stato messo in dubbio dalla crisi economica e sanitaria, BMW è riuscita comunque a realizzare il lancio di tre linee. Stiamo parlando della Mini Cooper SE, la moto R18 e la BMW Serie 4. La prima è il secondo modello completamente elettrico della gamma MINI e racchiude perfettamente concerti di go kart a impatto zero. R18 invece è un capolavoro di design e tecnologia del comparto a due ruote della BMW e ha avuto un ottimo successo da parte degli affezionati. Per quel che riguarda invece la serie 4, è riuscito a introdurre il nuovo linguaggio del design che apre la strada verso nuove innovazioni della casa dell'elica.
Oltre a questi concetti chiavi, l'amministratore delegato pone l'accento sui concetti di sostenibilità, mobilità del futuro, e il programma di responsabilità sociale d'impresa Specialmente.
BMW, andando a cercare di ridurre sempre più d'impatto della realizzazione delle vetture, ha ridotto il consumo di energia per veicolo prodotto del 40% e le emissioni di CO2 di circa il 70% dal 2016. Tutte le industrie BMW utilizzano esclusivamente energia proveniente da fonti rinnovabili e anche le emissioni di CO2 dei nuovi veicoli venduti in Europa sono scese di circa 40% dal 1995 al 2019. Gli obiettivi futuri sono quelli di ridurre le emissioni di CO2 per veicolo di almeno un terzo nell'intero ciclo di vita. Tutto questo equivale a dire un taglio delle emissioni di circa 40 milioni di tonnellate di CO2 visto il numero di vetture BMW vendute nel mondo.
Mobilità sostenibile vuol dire anche andare a realizzare una tecnologia stabile e largamente diffusa. Secondo BMW Italia tra 10 anni avremo circa 7 milioni di veicoli elettrificati del gruppo BMW e circa due terzi con propulsione completamente elettrica. Per arrivare a questo, BMW ha iniziato a sviluppare un programma vendite, che già alla fine del 2021, avrà venduto circa un milione di veicoli elettrificati dal lancio della prima BMW i3 nel 2013. Già attualmente 21 modelli sono elettrificati in gamma e 71 sono dotati della tecnologia Mild Hybrid. Entro il 2023 inoltre verranno elettrificati 25 modelli, metà dei quali completamente elettrici.
E infine abbiamo il lato di responsabilità sociale d'impresa. BMW si è sempre distinta per andare a sostenere progetti sociali lodevoli. Quest'anno sono state donate circa 70 mila mascherine ai principali presidi sanitari italiani, ma sono state anche sostenute numerose progettazione sociali come ad esempio Dynamo Camp per il supporto a progetti sociali a ragazzi in situazioni di disagio, il progetto Boccia Paralimpica, il progetto Diversamente Disabili, il finanziamento di un progetto legato all'autismo all'interno della giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo, oltre che il supporto alla comunità di San Patrignano e due progetti realizzati da BMW Roma, che si sono concentrati sul recupero di alcuni detenuti del carcere romano di Rebibbia e sul supporto alla squadra locale di rugby su sedia a rotelle.
Un anno denso, un anno con migliaia di attività e che fa da incipit a un altro anno pieno di novità rivoluzionarie per la casa dell'elica tedesca.
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