Oltre alla Fiat 500, Fiat Panda presenta la vettura italiana per eccellenza. Capace di arrampicarsi su stradine impervie e inospitali, questa vettura declinata nella versione 4x4 qualcosa di insuperabile. Solo la Jeep Wrangler potrebbe competere con lei.

In un mondo dove le vetture si evolvono ogni due anni, rimanere sulla cresta dell'onda per decine e decine di anni è qualcosa di veramente impossibile. Decine sono le case automobilistiche attualmente attive, ma poche hanno una lineup capace di garantire redditività continua per anni. Fiat Panda è il classico modello che riesce a piacere a tutti, anche in considerazione del prezzo veramente contenuto.

È adatta alle mamme, adatte ai neopatentati, adatta alle persone che vogliono utilizzare una vettura dalle dimensioni compatte in città e consumare poco. Adatta anche a chi vive in montagna o chi vive in campagna e deve percorrere percorsi impervi o sterrati.

Disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1980 e perfezionata da Giuliano Biaso per Bertone nel 2003, la Fiat Panda è stata man mano perfezionata nel corso degli anni seguendo le linee stilistiche. 

La prima versione nacque dalle ceneri della 126 e 127, con un motore di 903 centimetri cubici. Tre anni più tardi, nel 1983, venne creata la versione S che rappresenta la Panda 30 e Panda 45 con allestimenti un po' più ricercati ed eleganti. La versione integrale creò qualcosa che mai fu creato. Una macchina compatta e capace di arrampicarsi su ogni qualsiasi tipologia di terreno, merito del peso veramente contenuto e della trazione integrale ottimamente realizzata.

La seconda versione, ha una linea molto più moderna e simpatica, anche grazie a colori accesi come un azzurro puffo. La vettura fu quasi definita una piccola volume monovolume, per via della sua compattezza ma spaziosità interna. Era molto pratica e adatta ad ogni qualsiasi tipologia di utilizzo quotidiano. Prodotta con tutte le motorizzazioni e alimentazioni di inizi anni 2000, la troviamo anche nella versione ultra sportiva da 100 cavalli, alla quale affianchiamo le versioni a GPL e metano. 

Nel 2004 fu introdotta la nuova versione 4x4, molto simile nella concezione alla propria antenata e che anch'essa ha incontrato un successo notevole. L'anno successivo, il 2005, ha visto nascere la Panda Cross, una rivisitazione stilistica della Panda 4x4 con inserti esterni aggiuntivi che hanno incontrato un notevole successo in Italia e nel mondo.

A perfezionare tutto ci ha pensato nel 2012 l'ultimo restyling, che ha portato all'introduzione della terza serie. A livello di motori si è deciso di adottare nuovamente il motore bicilindrico, come la prima serie, ma con la variazione che in questo caso è il famosissimo Twin Air. Prodotta nello stabilimento campano di Pomigliano d'Arco, vicino a Napoli, è ritornata in auge ed è regina incontrastata, insieme a Fiat 500, del comparto citycar in Italia.

A livello di cronaca e notizie, non possono essere non ricordate tutte le coccarde che sono state appese alla carrozzeria di questa vettura nel corso degli anni. La prima versione fu la prima vettura con lunghezza inferiore a 4 metri ad avere un motore diesel sotto il cofano e avere una trazione integrale. Nel 1990, inoltre, è stata la prima vettura a essere commercializzata in una versione completamente elettrica, alla faccia dei detrattori dell'italianità e di chi afferma che l’ingegneria italiana è seconda a qualcuno. Il Premio Auto dell'anno nel 2004, è stato semplicemente il volano nel medesimo anno di portare la vettura al campo base sull'Everest a 5200m d’altezza. Nessuna citycar era uscita ad effettuare questo sforzo ingegneristico ad alte quote.

Fiat Panda ora si appresta a guardare il futuro con tutta una serie di modifiche a livello di motorizzazioni e nuove sfide. Stiamo parlando ad esempio delle motorizzazioni ibride, punto di svolta verso un processo di elettrificazione e di progressivo abbandono dei motori termici. 

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