Rinnovata da poco la naked della casa nipponica, ora ha un design minimal, sospensioni Showa pluriregolabili, attacco radiale per l’impianto frenante e una linea dal profilo a trapezio ultra compatto. Un mix moderno tra prestazioni, stile e piacevolezza di guida.
Honda aveva in mente di creare una moto maxi naked che si distinguesse dalle altre, di derivazione Super Sport. E’ partita da un foglio bianco, reinterpretando la filosofia Neo Sports Café, ripulendo ogni singolo aspetto, riportandolo ad un aspetto minimal con finiture metalliche testurizzate. Un carattere unico, che vuole incontrare esigenze non prettamente legate alla velocità di punta, ma che riguardano l’essere motociclista a 360°. La visione verso il futuro di Honda, ha portato i progettisti a spingersi oltre al normale restyling della moto, ma riconsiderando l’esperienza di guida.
Con una cura dimagrante di dodici chilogrammi dal modello precedente, ed un rapporto potenza/peso aumentato del venti per cento, la nuova naked Honda ha visto le proprie prestazioni migliorate. Il quattro cilindri 998 cc ha ottenuto un’ottimizzazione del sedici percento di potenza massima, fino a 145 cavalli, a circa diecimila giri motore, ed anche la coppia è aumentata del cinque percento. Rapporti di cambio più corti, per un’accelerazione decisa a qualsiasi velocità, uniti alla frizione assistita e con sistema antisaltellamento, la rende molto più stabile anche in fase di frenata. Come particolare interessante, i pistoni sono ora forgiati anziché pressofusi, come ad esempio sulla sorella maggiore Fireblade. Il centauro è al centro della nuova versione delle CB1000R, con la possibilità di avere tre riding mode preimpostati (potenza, freno motore e controllo di trazione), oltre ad un quarto completamente da settare ad opera del pilota.
A guardarla da dietro, balza all’occhio il gruppo portatarga che per la prima volta per una Honda, è fissato al monobraccio, enfatizzando la coda corta che ingloba la luce a LED e gli appoggi per il passeggero. Della stessa tecnologia, è anche il gruppo ottico anteriore, tondo e arretrato di circa un centimetro rispetto al modello precedente, con il tradizionale fascio luminoso a due barre. Il nuovo telaio monotrave superiore in acciaio scatolato ripensa la struttura della moto, con un peso con il pieno di benzina di 212 chilogrammi. Freni anteriori da 310mm e 256 posteriori, fanno da contorno al cerchio a sbalzo con pneumatici 190/55 ZR17 e 120/70 ZR17.
L’impianto di scarico è stato anch’esso ripensato, di tipo 4-2-1, alleggerito di 4,5 kg rispetto al vecchio modello, con un peso che si attesta a 11,2 kg. E sopra i 5.500 giri il sound diventa rauco e deciso, per consumi medi che si attestano sui 17,2 km/litro.
Ad affiancare la versione “base” c’è la CB1000R+, con Quickshifter e manopole riscaldabili di serie e accessoriata con piccoli dettagli che ne conferiscono ancora più carattere ed un colore Graphite Black studiato appositamente (Candy Chromosphere Red e Mat Bullet Silver Metallic per la base). Piccoli dettagli come ad esempio l’unghia parabrezza e coprisella, la griglia in alluminio con logo per radiatore, il parafango anteriore con inserti in alluminio e il parafango posteriore a filo ruota in alluminio. E questi sono solo alcuni dei accessori che si possono trovare presso le concessionarie a marchio Honda.
Una Honda ripensata completamente, per creare una moto più compatta, agile, ma piacevole alla guida. I prezzi partono da circa 13.790 euro, a salire con le varie personalizzazioni. Un prezzo ragionevole per una moto che farà sicuramente il suo corso nel cuore degli appassionati e che non deluderà che la sceglierà come propria moto.