E’ stato firmato il decreto attuativo che obbliga i genitori a installare nella propria auto, un dispositivo anti abbandono per i più piccoli. Mai più tragedie di bambini abbandonati sui sedili posteriori, con conseguenze tragiche.
E poco conta se si rischiano 81 euro di multa e 5 punti sulla patente, se in palio c’è la vita di vostro figlio. Finalmente è arrivato esecutivo il decreto attuativo, derivante da una norma europea di qualche mese fa.
Quante volte abbiamo sentito di genitori che hanno dimenticato i loro bambini sui sedili posteriori, con conseguenze purtroppo tragiche nella maggioranza dei casi? Tante, troppe. Anche una sola volta è troppo. Perchè placare il dramma e colmare il vuoto in quella famiglia è praticamente impossibile. Nulla di intenzionale ovviamente, ma un black-out della mente, ormai sempre più messa a dura prova tutti i giorni. Mille impegni, preoccupazioni e scadenze logorano le operazioni basi come prendersi cura dei propri bimbi, ricordandosi di lasciarli all’asilo o simili ad esempio.
E’ arrivata finalmente la firma del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, per il decreto attuativo dei dispositivi anti abbandono nei seggiolini. Come limite d’età abbiamo 4 anni, come si legge in quello che sta per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Fondamentale infatti sono gli aspetti tecnici che saranno contenuti nella pubblicazione, che arriverà se tutto fila liscio nei primi mesi del 2020.
Cercando di semplificare la massimo, possiamo dire che questi dispositivi, posizionati nel seggiolino, funzionano tramite bluetooth. Nel momento in cui il guidatore si allontana di più di 10 metri, con il proprio cellulare, inizia a suonare un allarme acustico, unito ad una prima telefonata. Nel caso in cui nessuno intervenga in tempi rapidi, allora partono SMS e telefonate a numeri pre-impostati dove viene anche aggiunta la posizione del veicolo, per poter avvisare rapidamente i soccorsi e impedire tragiche conseguenze.
A questo punto la palla passa ai produttori che dovranno regolamentare i dispositivi già esistenti in base alle nuove normative esistenti. In commercio, a dire il vero, ce ne sono già alcuni, ma che si differenziano su diversi aspetti (estetica a parte). Un applauso comunque è da farsi, per il nostro bel paese, in quanto è il primo al mondo a normare su questo importante tema.
Cercando di fare un riassunto di tutto quello che troviamo in vendita attualmente, generalmente abbiamo due tipologie di sistemi: quelli che si attaccano alla cintura di sicurezza e quelli che si posizionano sotto il cuscino del seggiolino. Sul numero di persone da chiamare in automatico, in caso di allarme, anche in questo caso alcuni dispositivi permettono di chiamare solo 2 numeri di cellulare, con una minore possibilità di intervento da parte delle persone. Altri invece contattano 5 persone. E la batteria del dispositivo? Non è ricaricabile e varia dai 12 mesi ai 5 anni, al cui termine bisogna sostituirla. Fortunatamente i prezzi sono tutto sommato contenuti, in relazione al rischio che si elimina. Parliamo infatti di un range di prezzi tra i 35 e 70 euro.
Bene, quindi, per l’introduzione di questa norma, a difesa dei più piccoli, in quelle rare ma potenzialmente letali dimenticanze che possono accadere.