Battuta d’arresto per la trattativa di chiudere il contenzioso nei vari tribunali tedeschi. Il motivo è l’avanzamento, da parte degli avvocati degli automobilisti, una richiesta che è parsa eccessiva da parte del colosso automobilistico. Nonostante questo problema, VW ha promesso un risarcimento a tutti gli utenti, a partire da marzo.
Bene, ma non benissimo. I giornali tedeschi e quelli automobilistici di mezzo mondo avevano tremato, alla notizia che il colosso Volkswagen non aveva trovato un accordo con le associazioni dei consumatori, per l’ormai famosissimo dieselgate. Per fortuna poi, si è venuti a sapere di una decisione della casa automobilistica, di andare incontro ai propri clienti con risarcimenti singoli. Andiamo per gradi però.
Lo scorso settembre era partita nelle aule dei tribunali tedeschi un maxi processo contro VW per lo scandalo dieselgate. Ormai non vogliamo soffermarci più su cosa è successo, perchè lo sanno anche i muri. Fattostà che VW decise di respingere tutte le accuse, pur accettando di risarcire i propri clienti con delle somme in denaro. Come è facile immaginare, avviare un processo per ogni cliente, era qualcosa di mostruoso nell’attuazione pratica e per questo le associazioni di consumatori, decisero di intervenire ed avviare questo maxi processo.
Uno dei tanti, come i più attenti al tema, potranno ricordare. Non c’è quasi angolo del pianeta dove gli avvocati del gruppo tedesco, si sono visti recapitare un invito a comparire, per questo maxi scandalo che ha visto riconsiderare tutto il mondo automotive, con una spinta produttiva nel comparto delle vetture elettriche.
Una sorta di class action statunitense, si era quindi creata anche in Germania, ma con una differenza sostanziale. Visto che gli ordinamenti statunitensi e tedeschi non sono identici, non abbiamo avuto una vera e propria class action, ma una cosa simile. In primis il nome dell’azione è “Musterfeststellungsklage” e va a differenziarsi dalla forma a stelle e strisce, visto che non prevede indennizzi diretti.
VW aveva inizialmente proposto un pacchetto unico di risarcimento di 830 milioni di euro, da suddividere poi nei singoli clienti. Tutto si è interrotto, quando gli avvocati delle associazioni hanno chiesto ulteriori 50 milioni per spese legali. Tale aspetto ha indispettito non poco VW che ha deciso di interrompere tale negoziazione.
Il responsabile degli Affari Legali, Hiltrud Werner, ha infatti affermato:
"La non giustificata richiesta di 50 milioni di euro era inaccettabile. Lo scopo di una class-action è raggiungere la certezza del diritto in modo efficiente ed economico"
Questa scelta però non poteva andare ad influenzare direttamente gli utenti finali, i quali infatti non sono stati dimenticati dalla VW. Per evitare infatti che si attivino processi estenuanti, in tutti i tribunali tedeschi, la casa automobilistica ha comunicato che andrà a contattare direttamente ogni singolo cliente, proponendogli un risarcimento una tantum, al fine di porre la parola fine di questo maxi scandalo.
Alla fine quindi, VW si è dimostrata aperta al dialogo, pur non scendendo alle richieste totali degli avvocati delle associazioni. Vedremo come si comporteranno i singoli clienti, una volta che riceveranno la comunicazione, con la proposta di risarcimento danni.
Credit photo: Volkswagen media press website