E’ classificato nella categoria SUV, anche se sembra un pick up cabinato. Fattostà che è una vettura velocissima, con tempi di accelerazione 0-100 km/h di appena 4.4 secondi. Pensare che possa tenere testa a Porsche, sembra quasi impossibile.

 

Negli Stati Uniti d’America, un motore 1.6 è quasi follia, ridicolo si potrebbe dire. Non pensiamo neanche ai 3 cilindri che stanno andando tanto di moda ultimamente, con un 1.000 come cilindrata totale. Nel paese a stelle e strisce, se non hai sotto il cofano un 5mila, non sei nessuno quasi. Ed ecco infatti che Dodge sforna l’ultimo allestimento per il SUV, il Durango. Poco, o per nulla visto in Italia, ha negli Stati Uniti, un ottimo mercato dove sfogare il proprio potenziale.

 

E’ di poche ore fa, l’annuncio del rinnovo del SUV e la commercializzazione entro quest’anno. La presentazione? In occasione del Chicago Auto Show 2020, che aprirà le proprie porte fra pochi giorni, l’8 febbraio per la precisione. 

 

Da un punto di vista meccanico, il motore non cambia. Si conferma infatti il classico Hemi V8, che avevamo visto nel modello 2019. La cilindrata è un 6.400 centimetri cubici, capace di sprigionare 475 cavalli ed una coppia motore di 637 Nm. Detta così, non sarebbe nulla di stravolgente, se non fosse per i dati sulle accelerazioni: in quella 0-100 km/h il cronometro si ferma a 4.4 secondi, mentre i 400 metri si percorrono in appena 12.9 secondi. 

 

Quello che cambia maggiormente sono le personalizzazioni esterne ed il volume esterno. Sono stati infatti presentati due pacchetti, “Black” e “Redline Stripes”, diversi l’uno dall’altro ma di prezzo simile. Il primo ha un costo di 1.495 dollari (circa 1.349 euro) e, come suggerisce il nome, vede la presenza di alcune personalizzazioni nere lucide sulla carrozzeria, come ad esempio le calotte degli specchietti retrovisori. I cerchi in lega sono ampi, con un diametro di 20 pollici, rifiniti “Mate Vapor”. Per finire la personalizzazione, è presente un lettering Dodge, rifinito nero opaco, a contrasto che gli specchietti retrovisori. 

 

L’altro allestimento disponibile, il Redline Stripes, non deve portare all’errore. Non sono presenti infatti strisce rosse, ma bensì abbiamo due importanti strisce nere che corrono lungo tutto il cofano e continuano lungo il tetto ed oltre. Il rosso, ad essere sinceri, è presente, ma solo come finitura esterna delle strisce nere: come si dice “è per chi ci vede bene”. Questo pacchetto ha un costo di 1.295 dollari (circa 1169 euro).

 

Sia il pacchetto Black, che quello Redline Stripes, potranno essere affiancati a tutte le colorazioni disponibili per la carrozzeria, ovvero Redline, Billet Silver, Destroyer Grey, F8 Green, DB Black, White Knuckle, Octane Red, Reactor Blue, Vice White ed infine Granite Crystal.

 

La trazione è ovviamente integrale, per un controllo ottimale della potenza su questo veicolo, che non sembra esser proprio un peso piuma su strada. Per provarlo? Beh, se siete dalle parti di Chicago nei prossimi giorni, andate a vederlo dal vivo all’Auto Show, mentre in alternativa, il modo più semplice è seguire YouDriver per la prossima prova su strada. 



Credit photo: FCA media press website