In uscita nelle concessionarie a Maggio, ma le prime immagini sono già state rilasciate. E’ più sportiva, ispirata alla sorella maggiore Tarraco, ha una maggiore lunghezza ed un muso che si inclina nella parte più esterna. Diverse motorizzazioni ed alimentazioni, comprese plug-in e metano.
Eccoci arrivati alla quarta generazione della mitica Seat Leon, la sorella della Golf e dell’Audi A3, vista la comunanza del gruppo VW. La base è la stessa di quella attuale, ovvero il pianale MQB, quello della Golf, ma ora cambiano sia gli esterni, sia gli interni.
I designer spagnoli hanno lavorato molto a livello di linee esterne, per creare volumi ottici che rendono la vettura molto fluida quando è in movimento. Anche senza andare sui modelli più sportivi, fino dalla base abbiamo un buon gioco in termini di personalità. Le dimensioni, prese con il metro, variano leggermente. Quella che incontra maggiore variazione è la lunghezza, che aumenta di ben 9 centimetri, mentre larghezza ed altezza vedono poche modifiche (rispettivamente -2cm e -0.3 cm). La particolarità che maggiormente ci ha colpito è, nella parte posteriore, il design dei fari. Ora sono uniti da una striscia led che corre lungo tutto il baule. Anche il logotipo Leon è stato ridisegnato e posto al centro del baule, sotto lo stemma Seat, realizzato con un corsivo molto bello ed accattivante.
Gli interni sono stati anch’essi pesamente rivisti, ora in chiave decisamente moderna. Spariscono quasi del tutto i tasti fisici, compresa la leva del cambio che ora è il classico pulsante da premere. Nelle versione più prestigiose, abbiamo un doppio display da circa 10 pollici ognuno: uno per la plancia ed uno che prende il posto del tradizionale cruscotto digitale. Quello posizionato in cima alla plancia, raccoglie tutte le informazioni di viaggio, oltre che i comandi legati al climatizzatore, navigatore e sistemi di infotainment. E’ prevista la presenza di una sim dati, per permettere di connettersi in un qualunque momento ad internet, in modo da utilizzare a pieno i vari aspetti di streaming musicali. Android Auto ed Apple CarPlay ovviamente non mancano, e come potrebbero!
Il cruscotto digitale permette al guidatore di scegliere la schermata che meglio preferisce, in modo da avere tutto sotto mano, come meglio desidera. Questa scelta, in linea con le altre case automobilistiche, non fa altro che aumentare la qualità percettiva di questo marchio. La stessa sensazione la si ha quando si toccano le plastiche della plancia, ora più morbide e ben realizzate.
A livello di comfort, la vita a bordo è ottimale, anche per il terzo passeggero posteriore, da sempre bistrattato. I sedili anteriori sono ben imbottiti e regolabili in tutte le posizioni possibili, anche per le persone più alte. Il baule è di 380 litri, buono per una famiglia di quattro persone con un viaggio di due giorni o la spesa settimanale.
A livello di motori, abbiamo tutto quello che offre il mercato in termini di alimentazione. Partiamo infatti dall’ormai immancabile 3 cilindri 1.0 benzina da 90 cavalli, sviluppato anche nella forma ibrida da 110 cavalli. I benzina si spingono poi sul 1.5 da 130 cavalli, mild hybrid da 150 cavalli e per i più sportivi 2.0 da 190 cavalli. Il diesel è rappresentato dal 2 litri da 115 o 150 cavalli. Per gli amanti del metano abbiamo il 1.5 da 130 cavalli con cambio a doppia frizione.
Consegna a partire da maggio 2020, sia per la 5 porte, sia per la station wagon, denominata Sportstourer, lunga appena 27 centimetri di più ma con un bagagliaio decisamente più ampio (ben 617 litri). Prezzi ancora non disponibili.
credit photo: Seat media room