Il maxi suv della casa dei quattro anelli riceve le cure estetiche e meccaniche, dalla famosa azienda tedesca di tuning. Grinta e sprint ne beneficiano in modo importante.
Gli amanti delle linee sportive, almeno una volta nella loro vita, hanno pensato di elaborare la propria vettura. Uno spoiler più pronunciato, una centralina più reattiva, fari dark e quant’altro. Quello che però manca, in quasi tutte le situazioni, è un disegno complessivo di restyling. Molto spesso infatti si acquista un solo pezzo. Sono pochissime le aziende che propongono veri e propri interventi globali sulle vetture di serie, e ancora meno quelle che sono sinonimo di garanzia totale. Una di queste è sicuramente ABT.
ABT è un vero sinonimo di qualità produttiva e realizzativa. L’abbiamo già conosciuta in passato per veri e propri gioielli, spesso associati alle Audi. Questa volta, sotto le lente d’ingrandimento è stata posto il maxi Suv SQ8, modificato sia sul piano estetico che su quello meccanico.
La base di partenza era già ottima a livelli di prestazione, con 435 cavalli del V8 biturbo e 900 Nm di coppia (esatto, hai letto bene, 900 Nm). Gli ingegneri della ABT sono riusciti ad aumentare questa potenza, portando il livello a 510 cv, ben 75 cavalli in più. Un valore molto alto, considerando che comunque sono dati ultra testati. Il merito è dovuto all’ABT Engine Control, una centralina elettronica nuova, che ben si integra nel motore Audi. A guadagnarci immediatamente sono i dati relativi alle prestazioni, con il classico valore 0-100 km/h che si attesta ad appena 4.6 secondi.
Centralina, ma anche altezza da terra, per una sportività ancora più pronunciata. E’ infatti possibile andare ad abbassare il baricentro della vettura, grazie a delle sospensioni che si adattano a tre modalità preimpostate. Stiamo parlando della modalità ABT Comfort-Level, ABT Dynamic-Level e ABT Loading-Level, tutte e tre riunite sotto il nome di ABT Level Control. Il conducente può infatti scegliere se abbassare la vettura di 15, 25 o addirittura 65 mm, rispetto alla posizione tradizionale. Un valore eccezionale, quello di 65 mm se si pensa all’imponenza di questa vettura e della sportività che questo nuovo assetto può derivare.
A livello estetico, ovviamente non mancano le modifiche per quel che riguarda la visuale esterna. In particolare abbiamo uno splitter anteriore nuovo, minigonne laterali ad hoc e uno spoiler posteriore ABT prestazionale.
Per gli amanti dei cerchi in lega esclusivi, ecco che anche qui tre possibilità di scelta. Abbiamo infatti il modello GR, caratterizzato da un colore nero (lucido o opaco a scelta), HR Aero con un colore grigio fumo e bordo argento, sia nella misura da 22 pollici, sia da 23.
Una super elaborazione, per questa casa che affianca il Gruppo VW e Audi in esclusiva. Per chi non la conoscesse, è come Abarth per il gruppo Fiat, in particolare per le mitiche 500. Non troveremo mai una Golf Abarth o una 500 ABT. Sarebbe un vero e proprio sacrilegio per gli appassionati!
Credit photo: sito ABT