Molte persone rimarranno stupite, ma è stato progettato e realizzato il primo camion che viene venduto a pezzi, per essere poi montato dal cliente, come se fosse un mobile. Leggero, pensato ai paesi emergenti, è un nato come idea progettuale, ma si è concretizzato in una realtà commerciale.
Il nome Gordon Murray ai più non dice nulla. Probabilmente al suono di Gordon, tutti penseranno al vulcanico chef stellato inglese che ha spopolato in tutto il mondo per i suoi programmi televisivi a base di ottimo cibo ed altrettanto livello qualitativo nella presentazione. Poche persone invece conoscono il suo quasi omonimo Murray, ingegnere sudafricano di 71 anni, ex progettista di bolidi di Formula 1 e direttore tecnico McLaren dal 1986 al 2004. Non sappiamo se fra cent’anni verrà ricordato per i successi, targati Alain Prost, Ayrton Senna, David Coulthard o Mika Hakkinen, oppure per il progetto Ox, il primo camion che si monta in una giornata di lavoro di tre persone.
Con una capacità di carico fino a 13 passeggeri e un carico di quasi due tonnellate, è stato infatti pensato per i paesi emergenti. Il progetto risale a due anni fa, ma la realizzazione si è concretizzata solo ora con l’aiuto economico di Shell che ha permesso la realizzazione del prototipo e delle prime fasi di commercializzazione. Il tutto è pensato per quei paesi dove i rivenditori di camion sono difficili da trovare e i costi di acquisto possono essere elevati, in rapporto al livello di reddito medio delle popolazioni, come ad esempio di India. Ed inoltre è progettato per essere montato da soggetti che non hanno un’istruzione specialistica da ingegnieri. Insomma, un veicolo per tutti, pronto a tutto, spinto da un motore 2.2 litri diesel quattro cilindri 100cv e con un cambio manuale a sei marce, di provenienza Ford. La versatilità è garantita da angoli di attacco e di uscita, pari entrambi a 42 gradi, e al bilanciamento del peso di un 58% sull’asse anteriore e 42% posteriore.
Il veicolo si propone come soluzione perfetta per le aree rurali in sviluppo con infrastrutture povere, grazie al peso contenuto e progettato per resistere per un lungo periodo in condizioni avverse. Grazie all’investimento di tre milioni di sterline, circa 3,4 milioni di euro, il prototipo è stato realizzato e declinato in tre versioni, XP1, XP2, XP3. Il risultato finale è un prodotto pronto per la commercializzazione, grazie al superamento di diverse fasi di perfezionamento generali e specifiche. Grazie all’aiuto di Shell e di circa 340 sostenitori della campagna di raccolta fondi online, il prototipo è diventato realtà e presto nelle impervie vie dell’India, sarà possibile ammirarlo nei lavori dove i tradizionali camion potrebbero avere problemi nel muoversi.
Lo slogan che compare nella campagna di crowdfunding è
“Changing lives through a revolution in all-terrain mobility”
Ed è proprio questo l’obiettivo di Gordon Murray, cambiare le vite con un veicolo che riconsideri il concetto di camion. Attualmente non era stato ancora progettato un veicolo che sia progettato e realizzato appositamente per i mercati emergenti. Fino ad oggi i veicoli erano stati adattati o più semplicemente esportati verso questi paesi. Spesso e volentieri l’affidabilità non era l’aspetto preponderante di questi veicoli di seconda mano che arrivavano in africa o in altri paesi del terzo mondo, andando a incidere molto sull’affidabilità della consegna di prodotti di primaria necessità come acqua, cibo o medicinali. Nel mondo occidentale, con tutti i servizi di consegna online o comunque di servizi disponibili ad ogni angolo, è quasi impensabile ipotizzare problemi di consegna di questi prodotti. In sentieri sabbiosi, oppure pieni di fango o tra la foresta, queste difficoltà possono diventare da matita rossa. Ed è da questo ragionamento che nasce Ox, un progetto con base nella cosmopolita Londra, ma con destinazione ben oltre l’orizzonte.
Shell ha deciso di investire in questa scommessa, andando però a personalizzare la realizzazione del mezzo, affermando che potrà funzionare solamente con i prodotti Shell. Huibert Vigeveno, VicePresidente Esecutivo di Shell Global Commercial, in una nota della multinazionale olandese in ambito petrolifero, afferma:
“Shell is eager to play a role alongside others in developing and promoting mobility solutions in developing regions. The OX to India demonstration will see the concept validated and discussed on the ground in a real world setting. We know limited mobility in hard-to-reach communities in developing economies can restrict access to basic services, and can limit the effectiveness of efforts to improve the quality of life. The OX has the potential to broaden access to transport possibilities and all the resulting benefits that come with this”
Con una lunghezza di 4 metri e 60, una larghezza di 2 metri e un’altezza di 2 metri e 30 cm, potremmo quindi assistere al debutto di un vero e proprio pioniere del mondo automotive, realizzato su misura per i paesi in via di sviluppo. Una soluzione che fra qualche anno potrebbe essere ricordata per aver aiutato diverse popolazione nelle loro attività quotidiane. A noi, che viviamo in un’epoca dove le comodità sono diventate normalità, vedere questi nuovi prodotti, ci può far sorridere e rendere la notizia come fatto a sè stante. Discorso diverso è se fossimo noi stessi, a beneficiare di un camion leggero e versatile, che potrebbe aiutarci nelle nostre attività di tutti i giorni. Il fatto che poi tutti possano montarlo, è un plus in più e che va incontro alla totalità delle persone.
In conclusione, Ox è un ottimo progetto di ingegneria stradale con una forte impronta sociale. La nostra speranza è che questo camion diventi ben presto realtà e che possa aiutare i paesi in via di sviluppo ad essere ormai sviluppati, sia per aumentare la qualità di vita delle persone, sia per un mondo più equilibrato e con meno squilibri globali
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