Telepass Europeo è il nuovo servizio che viene fornito agli automobilisti che viaggiano spesso con la propria auto in europa. Un servizio utile per evitare code e tempi di attesa, nato per fluidificare il traffico. Benefici? Molti. Contro? Nessuno
Gli automobilisti che, almeno una volta, hanno fatto un viaggio in auto nei paesi europei, sanno bene come, a volte, possa essere complicato e non immediato comprendere il pedaggio autostradale. In Italia i servizi di pagamento si dividono tra il contante, il telepass e viacard. Ma all’estero come funziona? Le sigle presenti nelle insegne, poste sopra i caselli autostradali, deputati al pagamento, non sempre sono intuitive a tutti. Inoltre, non sempre quello che noi Italiani intendiamo come “pagamento per carte”, vale anche all’estero. La soluzione? Un telepass europeo.
E’ stato presentato a inizio aprile questo nuovo servizio, che andrà a portare benefici diretti agli automobilisti. Mai più code, problemi di pagamenti o comprensione della lingua straniera. In particolare in Francia, dove nei mesi estivi, le code per il pagamento sono una questione ordinaria, vista l’infrastruttura delle autostrade oltralpi che prevedono la presenza di caselli adibiti al pagamento, ad intervalli regolari chilometrici. Inoltre, l’inglese e il francese sono le lingue dell’Unione Europea, ma non tutti i casellanti li parlano e non tutti i viaggiatori li parlano. La tecnologia, in questo caso, da un importante beneficio. Prima di questa introduzione tecnologia, unito all’accordo tra le società gestori, chi viaggiava all’estero doveva districarsi tra la segnaletica blu/gialla del Telepass italiano, la lettera t del Télépéage francese, la t di colore blu per il VIA-T spagnolo e la V verde per il VIA VERDE in Portogallo.
Con il telepass europeo, si potrà viaggiare senza fermarsi per il pedaggio in Francia, Spagna e Portogallo, per il momento. Potrebbe sembrare limitativo, ma in considerazione del fatto che altri paesi confinanti all’Italia, hanno diverse politiche di contribuzione alle autostrade, possiamo dire che questo nuovo strumento, è assolutamente un vantaggio per tutti. Un vantaggio che è già presente per i mezzi pesanti, in questo caso in più paesi europei. I bisonti della strada possono beneficiare di un unico strumento per Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Polonia e Austria. Atlantia, società che gestisce nel nostro bel paese il servizio Telepass, precisa fin da subito che non verranno introdotti canoni fissi aggiuntivi, ma solo un canone mensile di 2.4€ nella mensilità di utilizzo del servizio. Gli automobilisti che hanno già attivo il servizio Family, potranno attivare la validità Europea presso gli uffici Punto Blu presenti nelle vicinanze dei caselli autostradali. Gli automobilisti che invece non hanno ancora sottoscritto un contratto Telepass, dovranno effettuare una richiesta specifica per l’estensione del servizio negli altri paesi. I pagamenti? Addebitati e fatturati come succede in Italia, grazie all’accordo delle società che hanno in capo il servizio. Stiamo parlando dell’italiana Atlantia, APRR/AREA per la Francia, Pagatelia per la Spagna e il Portogallo. In più, in un periodo dove i servizi sono sempre più integrati e trasversali, sarà possibile pagare il parcheggio in oltre 400 città europee, addebitando il costo sul proprio telepass europeo
L’amministratore delegato di Atlantia, Gabriele Benedetto, afferma
“Siamo orgogliosi di questa importante novità per i veicoli leggeri, che consente, per la prima volta in Europa, di viaggiare con un unico dispositivo in 4 Paesi”
Il numero dei potenziali beneficiari di questo servizio in Italia sono importanti: oltre 8 milioni di veicoli. Dati significativi per una realtà che quest’anno spegne le 28 candeline. L’introduzione del Telepass è stata effettuata in concomitanza con i mondiali di calcio del 1990 per il settore business, dopo una fase di sperimentazione nella tratta Prato Calenzano-Firenze Nord. Gli utenti privati hanno potuto ottenere il mini-box da posizionare sul cruscotto dell’autovettura nel 1998, mentre le moto nel 2005. Un prodotto che ha, come padri progettisti, tre dipendenti della Sixcom (gruppo Olivetti) e realizzato in soli 4 mesi a cavallo tra il 1986 e il 1987. Il funzionamento è molto semplice: nel momento che il veicolo transita lungo la corsia dedicata al casello, un impianto ottico riconosce il tipo di veicolo ed emette un segnale, al quale risponde il dispositivo presente nell’auto, ri-trasmettendo un codice identificativo univoco. Il passaggio del veicolo viene registrato dalla centralina a terra e viene dato ordine di sollevare la sbarra.
Nell’attesa che la guida autonoma si trasformi da progetto oggetto di studi e test, in qualche limitato tratto autostradale statunitense, a aspetto quotidiano della nostra vita, possiamo dire che questo nuovo servizio ha un indubbio impatto positivo sulla vita dei viaggiatori. Chi ha effettuato un viaggio con la propria auto in Europa, sia a 18 anni, sia a 40 o oltre, sa quanto sia bello pensare solo all’esperienza di viaggio, tralasciando ogni qualsiasi aspetto burocratico o che possa creare grattacapi. In definitiva, il Telepass Europeo è il nuovo toccasana per un viaggio rilassante.
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