Situato quasi nel centro dell’Inghilterra, è un tracciato simbolo per le corse automobilistiche di ogni tipologia. Inaugurato nel 1947 ospita la Formula 1, MotoGp, Superbike, GP2, WEC, FIA GT, oltre che eventi minori. Il record di Hamilton verrà battuto quest’anno?
Diciamolo apertamente fin da subito. E’ un circuito che spreme le vetture, grazie alle molte curve (ben 18) e alle power unit a cui i piloti fanno largo utilizzo. Un circuito veloce, molto veloce, dato che il pedale del freno viene utilizzato solo per circa un 10% del tempo della gara. E se si considera che vengono percorsi poco più di 300 km, allora capiamo che proprio non viene quasi usato.
Fresco di rinnovo fino al 2024, il tracciato di Silverstone, ha come origine una componente militare. Era infatti un tracciato usato dagli aerei della RAF inglese per decollare e atterrare, e per questo si spiega la forma a tre triangoli che caratterizzata il tracciato in origine. Attualmente il tracciato è stato cambiato e la forma attuale è quella dettata dai cambiamenti sviluppati nel 2010. E’ da quindi qualche anno, ormai, che i piloti hanno preso mano a questo nuovo tracciato, con molte curve, molto veloce e con un importante lavoro del carico aerodinamico.
Con una percorrenza antioraria, molti rettilinei e un piede quasi sempre a tavoletta, le decelerazioni non sono moltissime. Per questo motivo le power unit sono messe a dura prova: le loro rigenerazioni sono infatti difficoltose. Poca ricarica, che si va ad aggiungere alle alte velocità fin dalla prima curva. Maggotts, Becketts e Chapel sono tre curve cruciali che sono sviluppate in modo consecutivo e che non possono essere sbagliate dai piloti, pena il sorpasso o il riavvicinamento del pilota che segue. Vedremo infatti molti duelli in prossimità di questi punti, per via del tentativo di cogliere qualche errore da parte dei piloti che precedono, sia per errori tecnici, sia per errori legati al pressing dell’avversario dietro.
Trattandosi di un circuito veloce, la scelta del corretto pneumatico è fondamentale. Pirelli per questo Gran Premio ha deciso di proporre tre tipologie di treni gomme, per il tempo asciutto. Stiamo parlando delle dure, medie e morbide. Ferrari, Mercedes e Red Bull hanno deciso, a quanto si apprende dalle ultime notizie che circolano, di soluzioni morbide e medie, lasciando a casa le più dure. Stesse tipologie di gomme, porteranno quindi ad avere un ruolo fondamentale per quel che riguarda la strategia dei pit stop.
I freni invece sono poco utilizzati e quindi non verrà prestata molta attenzione alla temperatura di quest’ultimi. Particolare modifiche sono state invece apportate alle Ferrari di Vettel e Leclerc per quel che riguarda il sottoscocca. Sono stati infatti posizionati dei rinforzi metallici, ovviamente delineati nella forma ad hoc, in modo da impedire la deformazione degli elementi che si trovano a filo con le feritoie longitudinali. Minor deformazione, maggiore efficienza e maggior carico aerodinamico, per tentare di ripetere la vittoria dell’anno scorso del pilota tedesco della Ferrari. Altra modifica che è stata apportata alle Ferrari è stata apportata nel retrotreno dove non ci sono più parti modulari, ma un unico pezzo che faciliterebbe, a quanto studiato dagli ingegneri di Maranello, il fondo della vettura nella parte posteriore ovviamente.
In tutto questo, la Red Bull sfoggia una livrea dedicata al celebre e famoso agente segreto 007. Il logo, con il 7 che continua in una pistola, oltre che ai loghi delle sue vetture, le Aston Martin, saranno presenti sulla fiancata e sulle ali delle vetture guidate da Verstappen e Gasly.
Il record della pista, su gara è stato realizzato due anni fa da Hamilton in 1’30’’621, mentre in prova il cronometro è stato fermato a 1’25’’892. Riusciremo a vedere accendersi il rettangolo viola, sinonimo di record della gara, che coincide con il record della pista? Ancora qualche ora di attesa.