Il tre cilindri è stato migliorato, così come la linea e la ciclistica. Un motore che spinge meglio ai medi e due occhi che ti guardano cattivi e appuntiti. Stiamo parlando della nuova di casa Triumph, presto su strada. 


Lanciata nel 1993 con il codice modello T301 e molto più tozza e grossa di quella che uscirà a breve, ha avuto come particolarità di mantenere per tutta la sua produzione, il motore a tre cilindri. Una particolarità, per competere con i mostri sacri come la Ducati Monster. 

765 centimetri cubici è il volume, nè piccolo, nè grosso. Il giusto per una moto dinamica e scattante, ora più che mai con tutte le migliorie ricevute. Migliorato il cambio, ed anche la meccanica generale, permettendo maggiore spunto nei medi. Con 5 ride mode, il cruscotto TFT accoglie ora la connettività MyTriumph e la navigazione turn-by-turn. 

123 cavalli a 11.750 giri al minuto. E’ questo il livello di potenza che ci aspettiamo alla guida, con una coppia di 79 Nm a 9.350 giri/minuto. Gli appassionati Triumph avranno subito notato la differenza con il modello precedente, dove la coppia lavorava a circa 1.650 giri in più. Un bel guadagno nei medi, come dicevamo. E’ quasi un 10% di potenza “maggiore”.

E’ stato introdotto anche un nuovo silenziatore, con fondello in carbonio, che con doppio catalizzatore, massimizza la dinamica dei flussi. Ne esce un rombo più cupo, avvolgente, pieno e che trasmette potenza. Merito anche del condotto di aerazione. Perchè nulla si produce a caso. 

E’ stato progettato e realizzato un nuovo albero a camme, creato per avere uno spunto più corposo. Gli sviluppi della tecnologia hanno fatto sì che gli altri componenti fossero alleggeriti, ottenendo così una minore inerzia rotazionale del 7% e maggiore feedback da parte della moto. 

Con un rapporto peso potenza di appena 1.35 kg per ogni cavallo, si guida molto bene. E’ la più leggera della sua categoria, e questo sarà un plus in fase di vendita sul mercato. I suoi 166 kg a secco sono “appoggiati” al telaio a doppio trave in alluminio con forcella anteriore Showa big piston da 41 mm e monoammortizzatore Öhlins STX40 posteriore. 

I pneumatici montati di serie sono i Pirelli Diablo Supercorsa SP V3, 120/70 davanti e  180/55 dietro. Per quel che riguarda i freni, abbiamo due Brembo M50, monoblocco con  un attacco radiale, connesso con due dischi da 310 mm.

Road, Rain, Sport, Track e Rider, ovvero le 5 modalità di guidare la moto, sono stati ottimizzati con il 3 cilindri revisionato, con anche delle limitazioni particolari. Se infatti selezioniamo la modalità Rain, non avremo più di 100 cavalli da scaricare su strada. Intelligente come aspetto. 

A livello di estetica, come dicevamo, la parte da leone la fanno i fanali anteriori, con tecnologia LED DRL. Le forme laterali sono state lavorate e rese più personali e piene. 

I prezzi? Ancora non si sanno i dati ufficiali. Li aspettiamo!