Mercedes si presenta al mondo con la nuova livrea delle frecce d'argento, ora frecce d'argento nero.
Il mondo sta attraversando un periodo veramente storico per tutti coloro che avranno la fortuna di leggerlo a posteriori. Tralasciando le percussioni che il coronavirus sta andando a portare in tutto il mondo, il 2020 sarà anche l'anno ricordato per la mobilitazione globale contro il razzismo.
La morte dell'uomo afroamerica no negli Stati Uniti d'America, ad opera di un agente di polizia, ha creato una serie di manifestazioni pacifiche e purtroppo anche non pacifiche, e tutta una serie di azioni da parte delle multinazionali.
In moltissime aziende si sta cercando di creare una sorta di equilibrio tra le diverse etnie dei dipendenti. Anche nel mondo automotive qualcosa si sta muovendo, ed in particolare nel mondo della Formula1.
Nel ricchissimo cirkus della Formula 1, dove tutto deve essere prestazionale ai massimi livelli mondiali, dove la presenza di uno sponsor o meno, fa il successo o l'insuccesso di una casa motoristica e l'affermazione o meno di un pilota, ha fatto notizia la scelta di Mercedes di presentare la livrea delle sue prossime vetture, colorata praticamente nella totalità da una colorazione nera.
L'argento famosissimo rimane rimane nella stella posizionata nel muso anteriore della vettura. Tutto il resto della vettura ha una colorazione nera con una texture nera e bianca a forma della stella della Mercedes, nella parte posteriore della vettura.
Questa decisione non è semplicemente estetica, ma va ad essere integrata ad una serie di cambiamenti che Mercedes ha voluto apportare all'interno del proprio Team. Per stessa ammissione del team tedesco, solo il 3% della forza lavoro si identifica come appartenente a gruppi etnici minoritari e solo il 12% dei dipendenti sono donne. Questi sono dati che devono far riflettere, a partire dall’uguaglianza di genere e della uguaglianza di etnie.
Come dice giustamente Toto Wolff, in una recente dichiarazione, la forza di un team è quella di plasmare le diverse capacità personale dei singoli soggetti. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas andranno quindi a correre su vetture completamente nere e avranno anche delle tute e dei caschi anch'essi di colorazione nera.
Lewis Hamilton tra l'altro è molto attivo all'interno dei movimenti a tutela dei diritti di persone di colore. Il movimento Black Lives Matter è infatti supportato dallo stesso pilota inglese, il quale spinge sempre di più per una affermazione di uguaglianza plenaria. L'uguaglianza ed inclusione sono infatti due aspetti che Hamilton sottolinea in ogni intervista recente e ripresi anche dal compagno di scuderia Bottas. Tutta questa sensibilità è anche dovuta ai problemi personali di razzismo che hanno riguardato il pluricampione del mondo in prima persona, e con la propria famiglia.
Valtteri Bottas d'altronde riconosce che il mondo della Formula 1 è un mondo votato alle prestazioni, ma che contiene ancora diverse barriere discriminatorie per persone che non fanno tradizionalmente parte del cirkus. L'idea e la speranza del pilota scandinavo è quello di creare un cirkus della Formula 1 sempre più rappresentativo dell'intera egemonia delle diverse etnie mondiali.
Credit photo: Mercedes media press