In una recente intervista, l'amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha comunicato come la tanto atteso Roadster della casa statunitense non arriverà prima del 2022

Che Elon Musk sia un imprenditore quantomeno vulcanico, non c'erano dubbi. Tesla ultimamente è spesso, anzi spessissimo, sotto i riflettori per diverse motivazioni. Durante questo lockdown è stata infatti messa quasi in Ttrend costante all'interno delle notizie mondiali. Come prima aspetto abbiamo avuto le anticipazione della Tesla Model Y, il futuro restyling della Tesla Model S per questo autunno, fino ad arrivare al tanto famoso video incriminato del vetro del Cyber Truck. 

Durante un’ultima intervista presentata ad una rete statunitense, Elon Musk ha però affermato come la roadster tanto attesa dal mercato internazionale subirà un ritardo nella fase di produzione. Il progetto non è stato assolutamente abbandonato, ma sono state fatte delle valutazioni a livello di priorità all'interno dell'azienda. Quest'ultima ha deciso infatti di andare per gradi, anche in virtù della forma di instabilità dell'economia internazionale. 

Come priorità massima è stata data un'accelerata sulla Tesla Model Y e sul restyling del modello più di punta e più iconico della casa automobilistica statunitense, ovvero il Model S. Tesla inoltre punta moltissimo per quel che riguarda il pick-up elettrico e il camion elettrico con guida autonoma che dovrebbero essere pronti non prima del 2021. Di conseguenza il debutto della Roadster da 400 km orari e autonomia dal 1000 km verrà posticipata non prima del 2022. Moltissimo su questa vettura è stato detto e moltissimo verrà ancora detto, a partire dai tempi di accelerazioni impressionanti che beneficeranno i fortunati acquirenti e possessori di questa vettura.

Le date appena comunicate sono però indicative in quanto Tesla sta passando un periodo non proprio roseo per quel che riguarda lo sviluppo delle vetture.  Con la sede californiana in lockdown (dovuta al coronavirus) e con quella di Shangai anch'essa chiusa ma per motivi legate a feste locali dei Lavoratori, Tesla si trova in grandissima difficoltà per lo sviluppo e la produzione delle vetture. Il vulcanico amministratore delegato e fondatore Musk, durante l'intervista, ha infatti minacciato di abbandonare la California nel caso in cui vi sia un potrarsi di questa situazione di lockdown.

Come ulteriore aspetto, Tesla punta anche alla costruzione di una fabbrica in Germania, nei pressi di Berlino, al fine di andare a creare una strategia di posizionamento globale della produzione delle vetture, anche per andare eventualmente in un secondo momento a potenziare una delle diverse sedi e smantellare quelle meno produttive o con indici di costo troppo alti. 

A questo punto non ci resta che osservare come il mercato internazionale automotive risponderà alle richieste delle singole persone e alle indicazioni provenienti dagli enti internazionali legati alla salute. Infatti, prima del coronavirus, c'era una abbastanza compattezza dal punto di vista delle necessità di convertire il parco auto diesel e benzina in auto elettrico o quantomeno ibrido, ma la non totale diminuzione dell'inquinamento da polveri sottili durante il periodo della lockdown, ha infatti portato una ri-considerazione del discorso del diesel e dell'efficacia ed efficienza delle vetture elettriche. Staremo quindi a vedere se tutto ciò si concretizzerà in un cambio di strategia ed una una seconda primavera per motori termici.

 

Credit photo: Tesla media press website