Man mano che l'evoluzione del coronavirus sta regredendo in Italia e in alcuni paesi, l'organizzazione che sta dietro al Motomondiale sta continuando a effettuare i preparativi per la partenza. Se tutto fila, il primo Gran Premio è a fine luglio in Spagna. 

Il mondo dei piloti è in fermento per quel che riguarda la partenza del Motomondiale 2020. Il coronavirus ha infatti rivoluzionato tutte le tabelle di marcia che quelle che guarda i protocolli di allenamento e infatti molti piloti sono sul chi va là per quel che riguarda le notizie e sul da farti. Se Valentino Rossi ha, da poche ore, pubblicato un video dove è tornato ad allenarsi nel suo famoso range, a bordo di una moto da motocross, tutti gli altri piloti stanno cercando di allenarsi ognuno come meglio si riesce.

Fabio Quartararo, pilota che nell'ultimo anno ha ottenuto un riscontro notevole, la cui  crescita enorme da un punto di vista della qualità lo ha portato su una Yamaha ufficiale, ha da poco dichiarato di voler tornare quanto prima a bordo delle due ruote. In un simpatico, quanto chiaro e trasparente messaggio a tutti gli italiani, circa una speranza di non rimanere antipatico a quest'ultimi per aver tolto il posto a Valentino Rossi all'interno del team Yamaha, ha fermato inoltre di voler tornare quanto prima sulle due ruote, in particolare nei tracciati italiani dove è risultato molto veloce l'ultimo anno.

Per quel che riguarda invece l'organizzazione che sta dietro al Motomondiale, stiamo parlando infatti della Dorna, si susseguono le voci circa un inizio del calendario a fine luglio. E’ questa l'intenzione di Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato della Dorna, che vorrebbe iniziare il 17 luglio a Jerez della Frontera. È stata infatti presentata la richiesta ufficiale al governo spagnolo e al sindaco di Jerez, oltre che al governatore della Andalusia. Sarà nettamente inferiore il numero di persone che avranno accesso al paddock, le quali verranno tutte controllate sia all'inizio che alla fine del percorso, al fine di ridurre al minimo l'incidenza e la possibilità che il coronavirus possa svilupparsi all'interno del paddock della MotoGP.

Per cercare di introdurre un’ulteriore sicurezza per i piloti, vista la poca autonomia in termini di test, verranno allargate le finestre di allenamento di quest'ultimi nei giorni subito antecedenti al Gran Premio. Si pensa infatti di introdurre il mercoledì come giornata idonea per permettere piloti di prendere confidenza con la moto in quel determinato tracciato. Con le prime prove libere il venerdì e le qualifiche sabato, il pilota potrà quindi avere una maggiore conoscenza della moto e risposta di quest'ultima all'interno di quel determinato circuito. 

Questa proposta è interessante e va incontro a una categoria, ovvero quella dei piloti, che sono tutto sommato vittime di una situazione emergenziale come quella attuale del coronavirus. Non potendo loro andarsi ad allenare come altri atleti all'interno dei parchi, e non potendo sviluppare le moto perché tale forma di allenamento non è consentita nella stragrande maggioranza degli Stati, sono semplicemente relegati a forme di allenamento fisiche in palestra e quant'altro.

Attendiamo quindi ulteriori informazioni dal punto di vista delle autorità spagnole, con la speranza di veder partire il motomondiale a fine luglio. Inizia quindi il countdown da circa due mesi.

 

 

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