La casa automobilistica spagnola ha sviluppato un sistema di aiuti alla guida che permettono di controllare costantemente le distrazioni del conducente, al fine di ridurre al massimo la possibilità di incidenti. Vediamo i dettagli insieme

 

Diciamolo serenamente, quante volte siamo distratti durante la guida? Quante volte ci suona il cellulare, arriva un messaggio o dobbiamo guardare l'ultimo WhatsApp che c'è arrivato?  Sono tutte situazioni che vanno a minare la sicurezza nostra e degli altri passeggeri della vettura, oltre che a tutte le persone che circolano sulle nostre strade. Tutti noi sappiamo quanto questi comportamenti siano altamente sconsigliati e proibiti dal codice della strada,  ma spesso vediamo persone al cellulare o che inviano messaggi mentre sono in autostrada o sulle strade tradizionali. Per ovviare a tale problematica, Seat ha deciso di portare avanti un progetto con il proprio team di ricerca e sviluppo e con un'importante azienda israeliana specializzata in intelligenza artificiale.

 

Le vetture attualmente in circolazione hanno,  tra i molti optional ordinabili durante la fase di acquisto, anche quello che  monitora lo stato di attenzione del conducente. Tale aspetto è praticamente consueto su tutte le vetture di una certa fascia, anche senza andare nelle vetture premium di fascia alta. L'innovazione che Seat ha voluto portare in questo progetto di ricerca e sviluppo è la stretta connessione di tale sistema di rilevamento, con un aumento della prontezza di intervento degli altri adas. Detta in modo più semplice e con parole più comprensibili, questo sistema andrà a monitorare se il conducente sia attento o meno alla guida, andando ad intervenire in prima battuta con eventuali sistemi di frenata alla guida o di correzione di carreggiata.

 

Tutto questo è possibile grazie ad una serie di sensori posti all'interno dell'abitacolo che vanno ad osservare alcuni parametri del conducente. Parliamo ad esempio dell'apertura degli occhi, la frequenza di apertura e chiusura delle palpebre e la posizione della testa del conducente. In questo modo il sistema può comprendere facilmente se il conducente è attento o meno alla guida. Se ad esempio il conducente viene distratto da un qualsiasi soggetto o oggetto posto di lato dalla vettura, chiaramente gli occhi non seguono più la strada che è posizionata frontalmente alla vettura. Questa situazione è estremamente pericolosa e non fa altro che esporre maggiormente il conducente ad una possibile collisione. 

 

I possibili sviluppi che andremo ad osservare nei prossimi anni, saranno quelli di andare ad effettuare una configurazione del veicolo, osservando chi si pone alla guida di esso. Se ad esempio ipotizziamo  di avere una vettura condivisa con più persone all'interno della stessa famiglia, si possono configurare differenti configurazioni a livello di cromia, all'interno dell'abitacolo, ma anche la posizione di guida più alta o più bassa, a seconda dell'altezza delle stesse persone. 

 

Se a guidare la vettura è il papà, alto ad esempio un metro e novanta, chiaramente la posizione del sedile sarà diversa rispetto quello della figlia alta 1,7m o della moglie. 

 

In questo modo pian piano, il mercato automotive sta portando una personalizzazione sempre più importante delle  proprie vetture, che si plasmano tutto attorno al proprietario e ai passeggeri.